Vita fraterna - anno I - n. 7 - 10 luglio 1917

.. .. 238 VITA FRATERNA sione dal crogiuolo incandescente di questa prova mondiale, di tener testa per sè e per le più deboli sorelle alla bufera che tutto minaccia di sconvolgere e travolgere dall'imo, di guidare in buon porto la nave carica di tesori e semi fecondi qual'è quello che potrà offrire al pro– gresso civile della patria e del mondo la rinnovata e liberata anima femminile. Se dopo ciò ammetteremo colla Dr. Labriola che « non tutte le femministe in genere » muovano dallo stesso presupposto ideale o da premesse filosofiche « in quanto non tutti gli uomini e non tutte le donne che vivono e si agitano nella società » ne hanno nè possono averne, ciò non vorrà dire che le loro manifestazioni, ancorchè inco– scienti della loro piena finalità e fondatezza, non siano psicologica– mente come storicamente giustificate e cioè nell'essenza se non nella forma e meritino perciò di venir senz'altro condannate. Tutt'al più potremo augurarci e promuovere una più piena e chiara coscienza nella donna per l'avvenire. P. Z. Fare! PER LA PATRIA. Ogni lavoro per la Patria dev'essere intensificato. L'illusione della pace prossima lo ha infelicemente rallentato o arrestato in troppi campi. Riprendiamo. Teniamo per regola e misura del nostro lavorare la possibilità che la guerra dovesse durare ancora per degli anni. Consideriamo che i bisogni creat! dalla guerra durei:a_nnoassai dopo la guerra: quanto dovrà durare - per esempio - la vigile scolta sulle Alpi nel tempo delle trattative che, finiti i combattimenti, prepareranno la pace; quanto durerà la cura dei feriti negli ultimi La pace dovrà essere conclusa su basi si eque da far si che le nazioni no11 sentano il desiderio di scuoterle. Per ottenere ciò occorre anzitutto di– strugg~re la potenza militare prussiana di modo che il popolo tedesco in1pari a riporre la propria .i.ducia nella· giustizia della causa e non nella forza delle armi. Glascow, 30 giugno 1917. LLOYD GEORGE, Biblioteca Gino Bianco