Vita fraterna - anno I - n. 7 - 10 luglio 1917
V!T A FRATERNA 227 Come tale. Clare Burton era stata per lui una vera rivelazione del- 1' immensità e dell'intensità delle segrete forze che erano all'opera - una rivelazione così sconcertante eh' egli non poteva più veder nulla come l'aveva veduto una settimana prima. Una volta aveva istintiva– mente evitata qualsiasi considerazione sul militantismo perchè avrebbe coinvolto una condanna di Maimie. Ma se oggi il suo spirito si di– straeva da quella distruzione esteriore era per semplice indifferenza - giusta o ingiusta che fosse; egli la vedeva ormai come il puro ef– fetto di « qualcosa di molto più vasto »; che essendoglisi rivelato in modo così drammatico, lo aveva reso incapace di pensare a qualsiasi altra cosa. Ed ora che doveva constatarlo egli si rendeva conto di non aver mai proprio fino allora creduto a questa rivoluzione fondamentale nel sentimento e nel pensiero delle donne e ciò benchè Maimie glielo avesse ripetutamente affermato. Aveva commesso il solito errore di considerare come « eccezionale » il singolo esempio di questo nuovo tipo che era caduto sotto la sua osservazione e, tra parentesi, ricono– sçeva ora che ciò aveva contribuito molto alla sua inettitudine nel comprendere anche quel « singolo caso «. Ma vi era un'altra ragione molto più profonda per la quale Maimie non era bastata a risve– gliarlo -- Maimie lo aveva accostato fino allora solo con parole, men– tre le sue incrostazioni mentali erano tali che avevano richiesto :dei solidi fatti per venir demolite. Clare gli aveva fornito questo elemento del fatto illuminante, in– controvertibile. Di più, apparteneqdo al suo proprio ambiente, - egli conosceva tutte le influenze che avevano concorso a formarla e che normalmente avrebbero dovuto produrre qualcosa di totalmente diver– so. Riconosceva naturalmente eh' essa non costituiva che un singolo esempio e _che s'egli avesse udito parlare solo del suo caso, ciò non gli avrebbe fatto che poco effetto, ma anche così Pelham sentiva che ciò avrebbe senza dubbio fermato temporaneamente il suo pensiero. Ma ora non aveva solo udito, bensì veduto. Si era trovato preso pro– prio nel centro di questo piccolo dramma di vita - la vita gli aveva parlato ed egli ne era uscito scosso. O era anche più di questo? Era egli forse già radicalmente ed essenzialmente convertito? Il pensiero lo riportò improvvisamei:ite ad una situazione non molto diversa da quella di Clare, occorsa circa dodici anni prima nel suo proprio cerchio familiare. Ad una sua sorella - la sua unica so– rella - minore di un anno di lui, si era pure offerta l'occasione di un matrimonio vantaggioso ma verso il quale il suo cuore non incli- BibliotecaGino Bianco
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