Vita fraterna - anno I - n. 6 - 10 giugno 1917

184 VITA FRATERNA sionante. Del resto è chiaro. Con soldati valorosi che sapessero sa– crificarsi come dovrebbero Trieste sarebbe nostra da un pezzo. E gli ufficiali poi.... non dico degli ufficiali.... ». Alcuni della compagnia. assentirono; altri soffiarono. un coro di proteste. « Io so invece » - replicò un biondo zazzeruto come la carica– tura d'un poeta - « che la nostra fanteria è eroica, commovente. E non tollero che si diffamino davanti a me, figlio d'un ufficiale garibal– dino, gli ufficiali italiani. » E la sdegnosa protesta culminò in un for– midabile pugno sul tavolino. Tutti si volsero a guardare quel consesso di scalmanati. i quali parvero a-cquietarsi sotto il peso di tanti sguardi. Ma il biondo zazze– ruto, uomo p·ositivo, girò intorno l'occhio acceso di sdegno per valu– tare nell'espressione degli astanti l'effetto della sua arringa. Notò un diffuso compiacimento. - Aveva urlato più forte: la ragione era sua. - Gli accadde così nell' indagine di scoprire la nota ston~ta del concerto classico. Leone Bonafede nella solitudine del suo angolo rabbrividì. Il nipote del garibaldino scattò in piedi, commosso da quella sco– perta, che gli parve la provvida evidenza della sua asserzione. E puntando il braccio su l'umile caporale solitario tuonò: « Fatevi rac– contare da quell'umile glorioso mutilato i prodigi dell'esercito nostro. » Tutti gli sguardi, fatti un solo sguardo, investirono Leone Bonafede. II poveretto provò una vertigine come fosse trascinato in una ridda di demoni. E gli parve che tutta quella gente s'accalcasse intorno a lui disputandogli l'aria. Cercò una distrazione in cui attenuare l' impressione intollerabile di e bestia rara ». Non trovando di meglio portò alla 'bocca il bicchiere. E senza avvedersi ch'era vuoto rimase a lungo nell'attitudine di sor– seggiare un liquore squisito. - Poi afferrò per una falda della mar– sina un cameriere che passava, pagò e si diresse a l'uscita. Cammi– nava faticosamente come se dovesse aprirsi un varco tra una folla ostile. Il biondo zazzeruto con un nuovo scatto fu in piedi, gli sbarrò la strada e posandogli confidenzialmente una mano sulla spalla esclamò: « Non devi uscire prima d'avere rintuzzato l'oltraggio di quel nemico della patria. " E puntava il braccio nell'attitudine d' incarnare la Giustizia, su l'impassibile Napoleone. BibliotecaGino Bianco

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