Vita fraterna - anno I - n. 5 - 10 maggio 1917
VITA FRATERNA 173 NOTE BIBLIOGRAFICHE OFELIA MAZZONI - L'Arte della lèttura - Aforismi e consigli pratici - S. Lattes - Torino. Sapete leggere? è una domanda un pochino i~pertinente, rivolta ai lettori di questa Rivista. Eppure se ciascuno di voi avesse la pa– zienza di meditare il libretto di Ofelia Mazzoni, forse esiterebbe nel dirmi quel si, che, altrimenti, avrebbe avuto un'intonazione tutta speciale. Dunque vestiamoci di umiltà ·e diciamo pure: no, non sappiamo leggere; ma consoliamoci, pensando, con tutta verità, che pochissimi sallno leggere, così come moltissimi sanno suonare e pochissimi eletti sanno- sentire e rendere a chi ascolta le impressioni, i sentimenti, il so– .gno dell'autore, sia esso un prosatore, un poeta, un compositore che si rivela a noi con una traccia di « segni convenzionali, muti all'occhio del profano ». Ora chi lia avuto la fortuna di assistere a una lettura ben fatta, o chi ha subìto il martirio di asco!tare, anche per più di un'ora, una persona che gli ha irritato i nervi con una voce sgradevole o mono– tona, con un'arte declamatoria fatta di strilli e gesti analoghi - que– sti, dico, è in grado di valutare quel che significhi leggere bene. Ma, come avviene di tutto ciò che è veramente artistico, una let– tura, una recitazione ben fatta, appare una cosa semplicissima, che chiunque saprebbe fare, e desterà forse meraviglia il sentire che ogni anno a Milano la signora Ofelia Mazzoni tiene un corso di dizione, non a persone che vogliano darsi all'arte drammatica, ma... a semplici maestri elementari. Abbiamo, per fortuna, degl' insegnanti che sanno quanto sia grande il valore di una voce ben educata e simpatica, di una pronunzia corretta e come la n·ostra lingua, una delle più belle e vive tra le lingue moderne, meriti che ciascuno di noi si sforzi a ren– derne l'armonia, a rivelarne l'anima nascosta nelle sue parole, come il profumo tra i petali del fiore. Queste brave persone non sdegnano di ritornar scolare davanti alla Mazzoni, che nell'arte del leggere e del dire è veramente sublime. E affrontano coraggiosamente il suo spirito di incontentabilità e di critica minuta, insistente .... anche pungente. talora; pur d'imparare a modulare la voce, a respirare a tempo, a perdere l'abitudine delle cantilene, a modificare la pronunzia, a curare le pause grafiche e vo– cali, a fare a meno del gesto. ad acquistare, insomma, uno stile nella lettura, sicchè col minimo dei mezzi si possa arrivare al massimo d'effetto. Il quale effetto, secondo la Mazzoni, è quello di far sentire a chi ci ascolta ciò che non ju scritto, ciò che non si può scrivere. Si capisce come una simile arte possa parere un insegnamento straordinario; e invece, se ha gli elementi della sovranità, ha pure quelli della praticità più umile e si può insegnarla a tutti utilmente, anche ai meno dotati per apprenderla. BibliotecaGino'Bianco
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