Vita fraterna - anno I - n. 5 - 10 maggio 1917
VITA FRATERNA 157 erano spesso interessantissime, e Maimie, colpita ed attratta anche dal viso del sacerdote, attendeva con impazienza l'inizio della seduta. Non ebbe troppo da asp.ettate, giacche non più di dieci minuti dopo il suo arrivo la Marchesa Vitali invitò i suoi ospiti ad accomo– darsi e subito, come seguendo un uso ben noto, tutti si affrettarono a prender posto e rivolsero i loro sguardi a Padre Melloni che si era seduto accanto alla padrona di casa in fondo alla sala. Tutto ciò si compì senza alcuna formalità, ma seriamente, e guardando le persone intorno a lei, Maimie ebbe il senso che quella serietà era sentita e reale. Alcune signore che stavano fumando, gettarono via le loro sigarette e tutti - uomini come donne - si disposero in atteggia– menti di raccolta attenzione. Padre Melloni parlava quella sera della Via della Purificazione e insisteva specialmente e ripetutamente sulla coerenza nella vita come il primo elemento indispensabile in questo stadio dell'ascesa spiri– tuale. La sua conferenza era eminentemente vitale e per nulla acca– demica. Rapidamente, a grandi e forti tratti risalì alle fonti, riassunse le origini della tradizione mistica, ma nel soffermarsi sulla storia del misticismo e nel citare le opere mistiche lo fece solo per quel tanto che era necessario per far rilevare la ricchezza di esperienza umana ch'era in esse contenuta - la loro evidenza cumulativa - in soste– gno di una realtà oggettiva. Era del resto evidente che quel!' uomo· parlava per una propria vasta esperienza giacchè si appellava pure ripetutamente e traeva degli esempi dalle comuni esperienze della vita quotidiana. La Purificazione, nel modo' in cui egli ne traftava, diveniva un costante progresso in ciò che è realtà, sincerità, semplicità. In altre parole, diceva che gli uomini, per purificarsi, dovevano anzitutto co– noscersi, poi confessarsi, poi unificarsi. Quando la vita fosse divenuta omogenea e coerente, solo allora poteva subentrare la fase del\' « illu– minazione » - la seconda fase della vita mistica che per quella sera non entrava nel programma del suo discorso. Invitava pertanto i suoi uditori a fissare per ora la loro attenzione sulla coerenza e su quanto poteva condurvi. Con un'audacia di cui Maimie si meravigliava, trattò quindi del problema religioso quale si presenta ai giorni nostri, deile lotte nella Chiesa e nelle coscienze individuali, prendendo tutto ad illustrazione del suo soggetto. Il mutamento, la ribellione, persino il caos erano tutti aspetti del nostro tempo, egli diceva, e offrivano speciali diffi– coltà alle anime che si sforzavano di essere coerenti. E per dimo- BibliotecaGino Bianco
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