Vita fraterna - anno I - n. 4 - 10 aprile 1917

YlTA FRATER. -A collctttva. Per la prima volta in vita sua essa si rendeva conio in quel giorno del « peso della collettività » e così facendo comprese, come mai prima d'allora, il significato che avevano assunto sulla via della liberazione le donne dai capelli corti che l'avevano preceduta, e si pro– mise internamente di _nontacciarle più di « accademiche » come troppo spesso essa e le sue compagne militanti avevano usato fare. Quelle donne invece avevano sostenuta la parte che era stata loro assegnata - avevano « dimostrato » al tempo loro, altrettanto quanto le altre che ora scendevano nelle vie a rompere vetri. Sulla traccia di questa nuova idea delle prime suffragiste quali donne d'azione non meno che di pensiero, Maimie fu tratta a nuove conclusioni. Non che l'idea le fosse totalmente nuova, giacchè anche nell'ambito della sua propria società militante aveva notato in quanti modi diversi l'appello all'azione può farsi sentire alle var.ie nature. Essa stessa, per esempio, non si era mai sentita chiamata ad asso– ciarsi alle dimostrazioni di piazza, pur sapendo di non essern.eaffatto impedita dalla paura di venir imprigionata. Aveva anzi talvolta desi– derato la prigione - sospirato di soffrire tutto quello che altre sof– frivano se ciò fosse potuto avvenire in qualche modo più consono alla sua natura. Ma certi atti di violenza non le si confacevano e pur sim– patizzando completamente, comprendendo e sostenendo le sue com– pagne militanti che erano tratte a dimostrare in quel modo, sentiva ·che la sua propria dimostrazione avrebbe dovuto assumere un'altra forma. E con un senso di pena ognor crescente sentiva che il suo proprio appello era ora venuto, che stava sostenendo la sua propria parte nella lotta contro il suo amore per Hugh Pelham. Potrebbe essa sostenere fedelmente tale lotta? si domandava. A sangue freddo, no, certamente. Ma Margaret le aveva detto che quella tal « fiamma » sa– rebbe la sua sicurezza. Ebbene sì - poteva darsi, ma le cose no_n costavano meno perchè compite sotto un impulso così forte da non lasciare la scelta I Nel fare queste riflessioni Maimie si allontanò con una piccola stretta. al cuore dal gruppo che era stata osservando e, volgendosi, si trovò faccia a faccia con Margaret. Questa era accompagnata da due italiani, un signore ed una si– gnora, e N1aimie si rese conto al primo çolpo d' occhio che avrebbe ora conosciuto quella parte « viva » d' Italia di cui Margaret le aveva così spesso parlato. · Entrambi parevano essere innanzi nella quarantina e Maimie seppe dalla presentazione che erano fratello e sorella. L'uomo che Margaret BibliotecaGino Bianco

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