Vita fraterna - anno I - n. 4 - 10 aprile 1917
119 C()MPENSAZIONI Le quattro linee dello sportello dell' ufficio telegrafico centrale, verso le sei del mattino, incorniciarono un viso procace di donna. Il telegramma che la donna porse, inoltrando assai il braccio nudo nel vano, e strizzando gli occhi vèrso l' im– piegato giovanissimo, tutto rimescolato, diceva : Teneute Medico Moriero Ospedale.... Città Pa1/tianzo stanotte intera co111-pagnia.A rivederci colouia. . Lillette La contpagnia - cinque o sei - attendeva sui gradjni dell'ingresso, facendo baccano. Venivano, cald~, dal caffè chantant poco discosto, il primo della metropoli. Il vento d'Aprile sollevava lo scarso mantello, sco– prendo il corpo quasi scoperto .. Frizzi salaci s'incrociavano tra il gruppo turbolento e i radi, non frettolosi, passanti. l.Jn' alta figura femn1inile, tutta chiusa nel sop~·abito oscuro d'infermiera, stava immobile e assorta, presso un pilastro dell'ingresso medesimo. Raggiunte da Lillette, quelle buttarono all'aria, tutte insieme : « A che ora si parte?! » Lillette, a voce bassa e cauta, rispose : « A n1ezzanotte. Quante siete? ... I-Io superato le speranze di Moriero l > A quel non1e, la figura solitaria si riscosse violentemente. Con occhio dilatato, guardò dietro la turba, che si dileguava schiamazzando. Un attimo di pensiero ... Una visione intera di rassato e di avvenire, in quell'attimo! l\1oriero, il giovane tenente n1edico, brillantissimo nort meno per l'ingegno che per le avventure, si era perduta– mente innamorato di lei, conoscendola, parecchi mesi prima, all'ospedale n1ilitare, Ìnfenniera volontaria. D'un colpo, egli • BibliotecaGino Bianco
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