Vita fraterna - anno I - n. 3 - 10 marzo 1917

VITA FRATERNA 103 Fare! . E_ch~ e proposte_dia~ioni afl~wli: ecco ciò che vi daremo e ciò che Vl c!uedu~mo - Anuche ed AmtcL - sotto questo piccolo titolo infinito ed tmptrlOSO. PER L'ECONOMIA 1."1aria Pezzè Pascolalo ci manda le se,r11e11tirighe, stampali:, su 1 m foglietto che si distrib1-1isce a Venezia co11, le bolldle della Società del Gaz. Ne facciamo qtti, e fatene uoi pure, convinta e fervida propaganda. In questo periodo, in cui la massima economia non è soltanto vantaggio per la famiglia, ma dovere verso la Patria, un grande ri– sparmio di combustibile si può ottenere con un mezzo semplicissimo alla portata di tutti. L'apparecchio fu chiamato altrove Cucina o Pentola automatica, sebbene il nome 11011 corrisponde esattamente, o Cucina senza fuoco. A Venezia, dove, sin dal principio della guerra, nei Laboratori Mu– nicipali pro disoccupate, si costruisce per gli Ospedali e per i Posti di Ristoro della fronte, è conosciuto sotto il nome di Cesta Thermos; costa poche lire, si fa per ogni tipo e misura di recipiente e consiste in una cesta bene imbottita con cascami di sughero contenuti da un tessuto qualunque, in modo da formare una nicchia per una pentola o per la bottiglia alla quale si vuote mantenere il calore. In commercio, nei negozi di oggetti casalinghi, si trovano molte altre specie di pentole e bottiglie Thermos; ma non sono per tutte le borse. Invece, oguno può costruire da sè, senza spesa, il semplice appa– recchio, valendosi dei materiali che tiene in casa. Come si fabbrica una cucina senza fuoco? - Basta prendere una cassetta di legno od anche una solida scatola di cartone, purchè non abbia fessure ed il coperchio chiuda esattamente. La cassetta deve essere grande abbastanza da contenere la pentola e da lasciarvi al disotto, al disopra e tutto ali' intorno almeno 10 centimetri di spazio. La pentola dev'essere di ferro smaltato o di rame, con coperchio piatto, che chiuda bene. Si distende nel fondo della cassetta uno strato di materia isolante, come fieno, o segatura di legno, o tritume di sughero, o ritagli di lana, o trucioli fini, quali si adoprano per imballaggio, ecc. ecc. Sopra questo strato bene compresso, si posa la pentola, tenendola avvolta in un canovaccio da cucina o in un panno qualunque, e si riempie la cassetta tutto intorno alla pentola con la stessa materia isolante, fortemente compressa, in modo che poi, togliendo _la pentola, rimanga l'incavo per tornarvela a collocare. Si ricopre il. tutto con un cuscino ripieno della stessa materia isolante compressa, e di misura tale da chiudere completamente la cassetta fino all''orlo. Se si adoprano tritumi o segatura, sarà bene lasciare dentro al– i' incavo il canovaccio, o magari saldarlo ali' orlo della cassetta, per evitare la polvere. .. Come si usa l'~pparecchio? - Quando la pentola bolle, si toglie Biblioteca Gino Bianco

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