Vita fraterna - anno I - n. 3 - 10 marzo 1917
VITA FRATERNA 85 maggior frequenza in seguito. Non andiamo d'accordo sul movimento militante, ma egli non vi è decisamente avverso e accanto a ciò ab– biamo parlato naturalmente di quasi tutto il resto in questi mesi, li– bri, persone, e tante altre cose, comprese le questioni più importanti, sai, Margaret. E fino a che tutto si mantiene nei limiti d'una discus– sione, egli si dimostra comprensivo e largo fin che si vuole, ma sem– bra che gli manchi ogni presa sull'azione - sul vivo e sull'attuale. Appena si tratta di agire, egli sembra impicciolire - perdere ogni si– curezza di ·se stesso o delle cose. Non è che gli manchi veramente la vitalità, ma potrebbe sembrar così, perchè gli manca indubbiamente qualche nesso nella sua vita intima; - nel pensiero e nello spirito è una persona - nell'azione un'altra - non sa concretare - realizzare se stesso! ,. Margaret ascoltava con perfetta comprensione, e Maimie accor– gendosene continuò: « E, vedi, Meg, io sento che non potrei sopportarlo quel terribile contrasto, quella contraddizione. E' peggio, capisci, che se non ci fosse in lui la personalità nobile, nascosta, perchè mentre quella· ti stimola al più alto grado, l'altra ti ripiomba nel nulla ». La voce di Maimie si era ora completamente alterata, ma essa non sembrò curarsene, giunta a quel punto delle sue confidenze. Nel– l'ammettere ch'essa « non lo avrebbe potuto sopportare » sentiva forse di essersi messa in salvo, nel seno di quella realtà profonda per la quale lottava, e poteva ormai senza vergogna permettere qualche sfogo anche alla sua pena puramente umana. « L'amo, sai, » continuò in tono allo stesso tempo appassionato e patetico, « l'amo tanto che mi ha fatto persino soffrire un po' in sa– lute ultimamente. Epperò sento che se ci sposassimo a questo punto, potrei non amarlo più fra un mese, e per que5to sperò che sarò forte abbastanza per non farlo ». « Avete già parlato di matrimonio, cara? » domandò la sorella maggiore. « No, anzi so che in cuor suo egli non è nemmeno ancor sicuro di amarmi, ma questo è solo perchè io non l'ho per nulla incoraggiato». Margaret sapeva che tutte queste asserzioni potevano esser prese alla lettera - Maimie era troppo piena di vita per esser vanitosa e se diceva che le cose stavano così, voleva dire che stavano così realmente. « E cosa pensi di fare, cara? » domandò in tono piano, ma pro– fondamente tenero. Biblioteca Gino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=