Vita fraterna - anno I - n. 3 - 10 marzo 1917

VITA FRATERNA 83 VERSO LA META DI LUCY RE BARTLETT (3) CAPITOLO III. Circa una settimana dopo l'arrivo di Maimie a Roma, le due so– relle stavano un giorno discorrendo intimamente vicino al fuoco nella camera di Margaret. Era la prima volta che si facevano delle confi– denze, giacchè Maimie fino allora sembrava avesse voluto sfuggirvi. « Sono contenta di esser qui, Meg, " aveva detto il giorno dopo il suo arrivo a sua sorella, prendendola per le braccia e guardandola fisso negli occhi. « Sento che mi hai procurato qualcosa di cui avevo biso– gno·, coll'invitarmi qui da te - ma parlerò più tardi, ora non posso!_» - e Margaret aveva acconsentito, riconoscendo con una saviezza p·ur troppo rara, che chi soffre ·è spesso più in grado di ogni altro d' in– tuire la propria strada e va quindi lasciato libero nello sceglierla. Era così trascorsa una settimana nella quale entrambe avevano preso parte in molti modi alla vita multiforme di Roma e si erano sempre più intimamente avvicinate per mezzo di queste impressioni condivise. Il carattere cosmopolita dell' Eterna Città era sempre stato una fonte d'ispirazione per Maimie e tale e ancor maggiormente era sempre stata per lei, sebbene sotto un certo quale inesplicabile aspetto, 1a vita di sua sorella. Ora, sotto le influenze combinate di questa set– timana, la sua personalità più intima si era rinfrancata ed essa si tro– vava in grado di parlare. « Ti sei formata un'idea qualsiasi dalla mia lettera di ciò che mi turbava, Meg? » domandò per cominciare. « Non potrei dire, se non che doveva essere qualcosa di perso– nale - nulla che avesse a che fare col movimento suffragista ». Maimie strinse un momento le ginocchia fra le mani, guardando nel fuoco. « No - nulla che sia in rapporto col movimento se non in quanto io stessa mi sento da esso inseparabile », disse quindi in tono un po' esitante. Margaret le rivolse uno sguardo interrogativo e la sorella minore continuò: BibliotecaGino Bianco

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