Vita fraterna - anno I - n. 3 - 10 marzo 1917
VITA FRATERNA 73 ~Ia perchè code, ta opera di salute non si esaurisca in effimeri sforzi individuali, n1a sappia davvero redimere tutte le idealità che sen1bano ora atterrate e divelte, e farne sangue e pensiero, vigore e gioia, bisogna che ognuna di noi sia così umile, così tenace, così pregna di senso reli– <Yioso, così « giusta in sè » con1e le pietre di una catte– d ralc che non hanno non1e nè volto, 1na convergono tutte nella significazione di un inno. A~ITA ZAPPA PIOVA ·ELLI: NÀRADA, IL RE (Novella In liana) Un pensiero cl' Infinito è il sale della terra. Nàrada ereditò a vent'anni, col trono di Paray, un compito gravo– sissimo: una nazione in pieno sfacelo da rimettere a sesto. L'avo, rigido e autoritario, sentendo malsicura la compagine dello Stato, si pensò di rafforzarla rialzando il prestigio dei bramini, del– l'esercito e della nobiltà. I primi acquistarono un potere decisivo sulla Corte, sui dirigenti e, con questi, sulla intera popolazione. Non già che tutti fossero ipocriti o intriganti. C'erano dei buoni, o almeno dei sinceri; ma questi erano gretti e fanatici. S'illudevano di salvare il paese trasformandolo in un convento, e più che a promuovere il bene - quello che rifulge nella elevazione personale e si espande nelle fra– terne opere umane, in nome di Dio - si studiavano di preservare da colpa i loro pupilli, di custodirli in una bontà passiva, di pascer.li con manifestazioni· grandiose, anche teatrali, di devozione esterna. I più furbi attendevano ad impinguare sè, i parenti, i protetti; non avevano scrupoli per sè, ma erano gelosissimi della moralità, o della corret– tezza, ufficiale, ed estorcevano dal re misure draconiane contro ogni forma, così essi dicevano, di libertinaggio intellettuale e morale. La coltura scarsa e accademic3, sorvegliati gl'ingegni, vessati i caratteri, controllata ogni manifestazione, anche privata, del pensiero e della coscenza. Ne avvenne che il popolo si prostrò nella superstizione, degli altri chi si ammantò d'ipocrisia, chi prese a cospirare contro gli oppressori. Questi riuscirono a guadagnare l'erede al trono, già stufo delle musonerie di Corte, e lo persuasero a intraprendere un viaggio BibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=