Vita fraterna - anno I - n. 3 - 10 marzo 1917

72 ·VITA FRATERNA Non è facile prevedere se il futuro assetto delle cose influirà sulla vita politica e sociale in modo da appagare certe ardenti aspirazioni fen1n1iniste. · Per conto n1io credo che nessun potere sarà pernicioso fra n1ani oneste; ma non avranno codeste innovazioni una importanza capitale. Grande, immensa importanza avrà il ritorno alla conoscenza di quella sua missione antica con1e il mondo, missione di praticità e di poesia, che consiste nel saper consolare e dirigere, rianimare e placare, essere sti– molo e freno. Qualunque sia la conclusione degli avvenimenti enonni una scia di dolore sanguinoso, un pauroso ribollitnento di sdegni, una smania cocente di rappresaglie turberà per anni ed anni la sostanza dell'umanità. Proponi~n1oci noi, donne, proponiamoci, con tutta l'anin1a di lavorare infaticabilmente perchè e la bontà • sen1plice, feconda, armoniosa forza del inondo non diventi una pa– rola vana. I .popoli risorgono, è vero, per incoercibili impulsi, 1na perchè la storia non sia un cieco giro di de1nenze e di co]pe bisogna che risorgano 1nigliori. Fin da questo 1nestissimo Natale di profughi e di com– battenti, di cuori colpiti e di cuori presaghi, unia111oci jn un proposito di civiltà vera, o sorelle di tutti i paesi. Donne · dei popoli n1artiri, e di quelli già puniti, donne dei popoli che espiano col valore e di quelli che lavorano e vegliano, pronti, accostian10 l'anima a codesto pensiero: la convale– scenza del mondo sarà nelle nostre mani! .... Compito immenso nel quale il più umile atto misericorde come la più eccelsa opera di poesia avranno il loro posto e il loro valore. Con1pito quasi divino di amorosa intelli– genza che ci insegnerà a ran1mentare le stragi solo per celebrarne i martiri, a sollevare il nostro sens-o materno oltre le leggi della natura e i confini delle patrie per pro– teggere tutte le innocenze, per dare e ricevere il doloroso amore di tutte le vedove e di tutte le madri. E piano piano, rimarginandosi le ferite più acerbe, faren10 riamare la terra che non esalta e non tradisce, la vita sem– plice che da ogni semplice hene sa trarre la gioia, e la sa– pienza senza superbie, e l'arte senza pervcrti1nenti. Biblioteca Gino Bianco

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