Vita fraterna - anno I - n. 1 - gennaio 1917
-7- portato via con sè tanta parte della sua vita che non poteva mai mancare in lei quel tremito nel riaprire il sepolcro. Tutta assorta in tal modo a dominare la propia voce, e nello stesso tempo a non venir meno all'esat– tezza del suo racconto, non aveva quasi fatto atten– zione ali' uomo che le stava accanto, fino· a che non era giunta a termine. Ma quando, nel pronunciare le ultime parole, i suoi sguardi si erano volti di nuovo a lui, era stata colpita dal suo viso. Era pallido e come tutto trasfigurato da una espres– sione tale di reverenza, quale raramente si vede sul volto d'un uomo. E allora, sotto quello sguardo, qual– cosa di nuovo si era agitato nel cuore di Margaret: - l'amicizia aveva fatto luogo a qualcosa di più pro– fondo. - Le era sembrato che John Ayrton avesse acquistato con esso un diritto su di lei. Non sapeva se già lo amava, ma sapeva che avrebbe potuto spo– sarlo - egli l'aveva compresa più di qualsiasi altra persona al mondo e il legame materiale non sarebbe stato più un sacrilegìo. La sua calma era stata in– franta da questa intuizione - da questo strano nuevo senso di comunanza e di comprensione - e si ricor– dava che le lacrime le avevano inondata liberamente il volto quando Ayrton le aveva preso le mani nelle sue. Ma ciò non l'aveva turbato punto: e per sempre le era rimasto impresso il tono gentilé e le parole reverenti colle qual i egli aveva concl}.i uso quel loro colloquio: « Se tu ti senti di sposar me, mia cara, io sarò orgoglioso di sposare te ». Nient'altro le aveva mai detto, nè allora, nè poi, a commento del suo racconto. Ma ciò era bastato a Margaret, ed essa gli si era fidanzata: e più tardi aveva unito la sua vita a quella di John Ayrton con una serenità che in momenti specialmente illuminati essa sentiva essere qualcosa di anche più grande e più profondo di quel suo primo amore il cui carattere tempestoso gliel'aveva fatto costare tanto caro. Biblioteca Gino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=