Vita fraterna - anno I - n. 1 - gennaio 1917

13 Nient'altro; ma c'è tutta l'anima, .... che l'umile « seri– vana » cercherà di trasf~ndere nel messaggio scritto. V'è qualche marito che riprende dolcemente la m0glie per le su~ apprensioni; e la loda per i lavori ch'ella fa in campagna, e le suggerisce come condursi in tali lavori, o le dà qualche consiglio su interessi domestici. Esprime semplici desiderii: ma la moglie vi si attiene fedelmente, e dà relazione di tutto con un buon senso ammirabile e una delicatezza tutta femminile. - Una contadina dell' E– milia si lagna che il marito l'abbia ingannata prometten– dole di tornare guarito per la sagra del paese, mentre ora le scrive che dovrà restare qualche altra settimana all'o"'. speda le.... - « Settimana », ha scritto lui, per non afflig– gere troppo la famiglia; ma forse dovrà aspettare .qualche mese, forse anche. più .... : nessuno lo sa con certezza; ed egli talvolta spera, talvolta « soffre la malinconia ~: vorr_ebbe scrivere ai suoi che è « stanco di stare ali' ospedale » ma si trattiene; e scrive invece che « bisogna aver pazienza».; che « sta bene, del resto! >> Ah, sono davvero ammirabili i nostri soldati, coraggiosi e pazienti! .... Quelli dalle ferite più gravi, che, costretti per lunghi mesi ali' immobilità, sopportano serenamente la dura prova, non si possono aecostare senza una riverenza e una tenerezza indicibili, senza sentire il bisogno di diven:– tare. anche noi tanto più forti, più pazienti, più buone! V'è un ferito proveniente da Gorizia, che subisc_e da pochi giorni la « trazione » a u_na gamba: da principio, sembrava stupito di dovercisi avvezzare! Ma non parlava, ed anche ora, quando il peso lo tormenta, soltanto lo sguartjo sembra ribellarsi, d'una ribellione mite e dolce, silenziosa. Questo ferito non ha febbre; così obbligato a letto, deve pur trovare lungo il tempo! Spesso riordina le lettere che riceve, .... e che non sa leggere: -:- (come sentono i giovani analfabeti più inte)Iigenti , I' umiIiazione e la sofferenza di non sape1~e « leggere e scrivere>)! E che desiderio avreb- Biblioteca Gino Bianco

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