Vita fraterna - anno I - n. 1 - gennaio 1917

10 APPUNTI D' OSPEDALE Sotto questo titolo invitiamo le Amiche che in questi tempi prestano servizio d'Infermiera negli Ospedali Militari, a mandarci le loro semplicie sincere inzpressioni.Si raccol– gono esperienze così preziose - non è vero? - nella nostra operad'Infermieredi guerra, che si sente il bisogno, quasi il dovere, talvolta, di farne parte a chi non ha la nostra fortuna. La corrispondenza colle famiglie. Sicuro, un « privilegio » : si sente benissimo di ottenere un gran favore quando s'è ammesse tra le infermiere vo– lontarie dei soldati feriti. - E, le prime volte, si entra nelle corsie dell'ospedale con una trepidazione umile e ri– verente, timorose di essere troppo inferiori al compito pro– postoci, ed insieme orgogliose di affrontarlo. Dopo, si trova che il compito è facile; che vi riusciamo, benchè imperfettamente; e si prova la gioia d'un bambino che abbia superato qualche sua difficoltà infantile! Allora, insieme con la riverenza, si sente crescere in noi una certa familiarità per i nostri feriti, che andiamo conoscendo di mano in mano, e che ci sembrano figliuoli e fratelli. Ma, per conoscerli un po' intimamente, bisogna osser– vare con amorosa attenzione i minimi indizi rivelatori: minimi, perchè altri non potremmo averne da questi umili valorosi nostri fratelli: quasi tutti sono animi ancora chiusi, -- quasi direi involuti, - senza saperlo nè volerlo: anche i più allegri e loquaci: intimamente, non sanno nè riconoscersi nè rivelarsi; non s' avvedono di possedere preziose energie dello spirito, e tanto meno si curano di coltivarle, di metterle a contatto con energie . affini per renderle più feconde. Ma le spiegano e utilizzano ugual– mente, quasi per istinto, senza averne coscenza, senza goderne I Mirabile e commovente realtà ! Biblioteca Gino Bianco

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