Vita fraterna - anno I - n. 1 - gennaio 1917

9 seggiava a lungo; stava a lungo nelle biblioteche; scriveva, lavorava. La donna non prolungò il discorso, 1na pianse. E il si-· gnore uscì, s_enza a vere parlato. Scese lento. Aprì, lento, la busta, nella via. Un altro in– dirizzo. D'un paesetto vicino. E uno struggimento-atroce lo prese! Di raggiungere ! Subito ! Arrivò a sera tarda, al paesetto. Pochi lumi, poco rumore. Trovò la chiesa, la canonica, un prete canuto.– E questi parlò a lungo. In una ca1ner~ pov~ra, dove stc}.va poco di più del letto e del pianoforte, il prete parlò a lungo, immemore parendo, a tratti, dell'uomo che l'ascoltava) del dramma che gli pal– pitava vicino; 1nemore, in un crescendo sensibile di trasporto ispirato, dell'anima più interiore di colui, delle anime uni– verse, dei significati trascendenti, della legge. di amore·, di sacrificio, di per!ezionamento.... E, senza alcuno non1irrnre, una presenza riconducendo palpabile, con la tenerezza remota e pia nelle parole coperte, consegnò egli pure al giovane la busta.· Che il. giovane aperse, rimasto solo nella cameruccia, spezzato dal pianto. · Non vi era che una data: d'anno e di giorno a pochis– sin1a distanza dall'abbandono della città. Non vi era che la data ! Il giovane balzò .... All'alba, fu in sagrestia. Senza articolar parola, s'afferrò al prete .... Questi lo compiacque : una città, di nuovo, lontana. Un ricovero., .. Il prete si tace. Il giovane non chiede, e pane. E. arriva nella città piccola, spersa in una regione mo– notona. E il ricovero è di pazzi. E quivi ella ha passato, co1ne sorvegliante, circa otto anni. Adorata ! Questo sanno dirgli. Ma non sanno dirgli dove, da due mesi, ridotta quasi allo sfinimento, sia andata. Due n1esi ! L'improvvisa vicinanza di tempo par gliela ponga a un passo .... .... Ricerche disperate, fra tracce incerte. E finalmente un ospedale .... E il tumulo. Milano, 24 settembre I9I6. BibliotecaGino Bianco lei.

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