Via Consolare - anno II - n. 7-8 - luglio-agosto 1941

ELEMENTI DELLA NUOVA EUROPA Nel solco della guerra sta sorgendo la nuova Europa. Intorno ai grandi Imperi flacciti ed imputriditi si forma, avanza, sale a larghe ed impetuose ondate la civiltà degli Imperi sani e forti. É la leg• ge inesorabile della Storia. Ogni forma nuova di vita dei popoli è il prodotto di una faticosa e dolorosa gestione. "La lntta - ha detto il Duce (1) - è l' origine di tutte le cose perchè la vita è t,itta piena di contrasti : c' è l' amore e l' od io, il bianco il nero, il giorno e la notte, il bene e il male, e finchè que• sti contrasti non si assommano in equilibrio, la lotta sarà sempre nel campo della natura umana, corne suprema fatalità. E del resto è bene che sia così. Oggi può essere la lotta dj guerra, economica, di idee, ma il giorno in cui più non si lottasse, sarebbe giorno di malinconia, di fine, di rovina. Ora questo giorno non verrà. Appunto perchè la storia si presenta sempre come un panorama cangiante ,,. " La storia ci dice che la guerra è il fenomeno che accompagna lo sviluppo della umanità. Forse è il destino tragico che pesa su l' uomo. La g1ierra sta ali' uomo, come la maternità alla donna ,, (2). on esistono superiorità fatali nella Storia, ne' popoli che hanno l' aprioristico privilegio di dominare sugli altri. Il mondo è un processo eternamente in fieri, è elevazione e superamento, è lotta dei disuguali, è pathos delle gerarchie e delle distanze, è volontà di vivere e di morire per vivere. Alia luce di codesta intuizione tradizionalmente italiana della storia dichiariamo giustilicabili da un punto di vista grettamente egocentrico ma storicamente inutili, compren• sibili ma ingiusti gli alti lai, gli apocalittici terrori, gli sfasati scetticismi di certa gente oligoemica e catarosa che non riesce a marciare col passo della nuova civiltà. Non il mondo crolla ; crolla· un mondo Fondazi~neRuffilli- Forlì vecchio e logoro. Non le tenebre soffocheranno l'ecumene di domani ma il sole di una nuova esistenza sorgerà dall' orizzonte tinto di sangue e tremulo di dolore e splenderà fino a che gli uomini ne saranno degni, fino a che vorranno esserne degni. Il problema della nuova Europa va infatti riportato essenzialmente nella coscienza dei singoli individui delle singole Nazioni. Qqaudo le -,rmate dell' Asse per incrollabile volontà di giustizia dei_ loro Condottieri avranno tracciato, in un domani prossimo, i limiti politici, territoriali, economici dei plessi nazionali, molto, molto sarà stato fatto : ma non tutto ;ma non il più. L' opera ricostruttiva dovrà essere diuturnamente, entusiasticamente seguitata, completata, migliorata dal maglio volitivo dello spirito dei popoli. Le sproporzioni fra l' impulso vitale e spazio politico, fra capacità e potenziale produttivo, fra numero e territorio una volta eliminate con la presente guerra rappresenteranno solo elementi estrinseci del nuovo mondo, che verrà alla luce sano e vitale e vivrà a lungo qualora sussistano elementi intrinseci di ordine esclusivamente morale. L' Europa di domani potrà dire di aver raggiunta una maggiore (non perpetua ! (3)) normalità poLitica ed economica se i popoli che l' abitano avranno raggiunto una maggio• re disciplina interiore delle coscienze. I popoli non potranno essere d' accordo e in pace l'uno con l' altro se le coscienze di chi li com pone non saranno anzitutto in pace con se stesse, se non intenderanno cioè istintivamente che contribuire ali' accordo ed alla pace esteriore equivale valorizzare il proprio destino passato, presente, futuro, facendolo momento e motivo di vera vita. I popoli, iu altre parole, dovranno scoprire nei meandri più re• conditi del loro spirito e far valere energ!camente su se stessi una di 1uv.w. 17zalleini nuova disciplina interiore, che.sarà poi la norma ed il cemento dell' esistenza internazionale nel momento stesso che foggerà euritmicamente la vita delle nazioni. Intanto Jralia e Germania, dopo anni ecl anni di sistematica ed attenta opera di educazione dei loro Regirni autoritari, sono già pronte ad affrontare ed a risolvere profonda1nente, energicamente, costantemen• te quei problemi che la creazione della nuova Europa presenterà ; che' non può dirsi davvero che i futuri problemi saranno per apparire a uoi ed al popolo tedesco frutti strani e nuovi di un mondo nato tra il sangue ed il dolore della guerra di oggi. Ormai un centotrenta milioni di Europei, che rappresentano le forti vertebre deU' Asse, sono non solo con le armi vittoriose ma anche soprattutto con le vive forze dello spirito sul nuovo piano rivoluzionario europeo perchè i loro Duci li hanno orientati da tempo verso uno stato d'animo europeo differente da quello di ieri, verso un altro modo di concepire i rapporti internazionali, verso un altro modo di giudi.:are gli ex dominatori ma soprattutto verso una maniera radicalmente pura ed originalé di vivere la vita quotidiana nazionale, cittadina familiare, personale. Dallo Stato " come realtà vera dell'individuo ,, (4) e come " promessa della formazione d'una superiore civiltà umana ,, (5), al lavoro come" dovere sociale ,, (6) e come " misura del valore umano,, (7), dalla scuola "so• vrattutto educativa, formativa e morale ,, (8) e supremamente creatrice della " forza di volontà ... di decisione ... e di gioia della responsabilità ,, (9) alla razza " con la quale si fa la storia ,, (1 O) e che deve essere posta sempre più " al centro della vita generale ,, (11) Fascismo e Nazional-Socialismo sono concordi nell'accettare, nell' amare, nel comprendere la vita " come dovere, elevazione, conquista,, (12) ,.,.tut-

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