dinario, fisso, rigido entro schemi precisi) nè agli animali, nè alle piante, nè ai minerali. Ogni cosa organizzata (e c'è ordine infatti anche nel regno minerale) è eretta e governata da un pènsiero e da più pensieri che s' incastrano e s' armonizzano tra loro per produrre un movimento vit<Lle. L' uccellino, che ripete, ad ogni primavera, le sue ricerche di pagliuzze ed i gesti automatici e precisi, che lo inducono alla fabbricazione perfetta del suo nido ; lo sviluppo meraviglioso del seme, che cresce sino al rigoglio dei fiori e dei f mtti ; le stupefacenti e geometriche costruzioni dei cristalli, dall' informe caos della pietra, tutto, tutto è retto, guidaio, spinto, incanalato da un' energia possente e sottile, che è pensiero. Il pensiero, dunque, è un " disegno ,,, un " canale ,, una "forma ,, invisibile entro la quale la materia visibile si getta per avere organizzazione, vita e movimento. L' invisibile energia attrae a sè la materia visibile per vestirsene ed apparire nel mondo delle cose concrete. Quindi,~allo stesso modo che le linee di forza di una calamita hanno bisogno della limatura di ferro per rivelarsi, così il pensiero afferra la materia caotica del mondo concreto per rivestirsene ed apparire. Allora diciamo che l'" idea,, si è incarnata, si è fatta carne, cioè visibile, toccabile, misurabile, mentre prima non lo era. · Chi ha qualche cognizione di ciò che avviene nel campo dell' arte, non troverà per nulla astrusa la nostra affermazione. Un architetto penserà un edificio grandioso ; uno scultore, ,ma statua possente ; un pittore, un quadro denso di significati ; ,m musicista, ,ma sinfonia estasiante. Ma sino a che il pensiero rimane puro pensiero, cioè "f ornia ,, invisibile, interiore, personale, sarà impossibile ogni comunicabilità. L' architetto conoscerà mentalmente il suo palazzo fin nei più minuti particolari, così che, chiudendo gli occhi,, si muoverà in esso, per sale, scale e corridoi, come se l' edificio fosse già fatto. Mà quando sarà veramente "fatto,, per gli altri ? Quando centinaia di operai saranno spinti da codesto pensiero, ormcti maturo (che intanto si sarà realizzato in una concretezza iniziale come " disegno ,,), porteranno i materiali nei punti giusti e nella misura stabilita a che l' idea diventi realtà. Così ctccade per ogni ctttività artistica. L'esempio perciò è classico. Ma questa prevalenza del pensiero sulle cose materiali non è un privilegio dell' artista ; è una cosa comune a tutti gli uomini, che veramente pensano. Non è chiaro ? Eppure anche la cuoca, che determina in precedenza mentalmente la composizione della sua minestra, compie ttn atto creativo di questo genere. A nch' essa; infatti, avrà la soddisfazione di vedere il suo pensiero compiutamente realizzato dopo alétme ore di laboriose faccende. E' qui la divina grandezza dell' uomo, veramente "figlio di Dio,, qui la bellezza del lavoro, sia ch'egli impasti l' umile pane quotidiauo per i suoi simili, sia che mescoli i colori stilla tavolozza per realizzare una eccelsa visione d' arte : grandezza divina, che sembra negata agli animali in. quanto incapaci di " generare ,, un pensiero nuovo. I pensieri degli animali so,w come " molle ,, , già preparate e caricate in precedenza (automatismi), che scattano al momento opportuno, in maniera sempre ,iguale. Badate al canto degli uccelli, per esempio. Se il pensiero è forza che costringe la materia in una forma, non apparirà ora impossibile come si possa vincere la guerra impiegandò prevalentemente FondazioneRuffilli- Forlì le energie spirituali, cioè pensando e volendo la vit· toria . . Il Duce ha dimostrato, in ogni occasione, di possedere una grande sensibilità ed ,ma fede indomita nelle energie dominatrici dello spirito. Egli affermò, infatti, più volte, nei suoi discorsi, che ,wn solo con le armi si vincono le guerre, ma anche con l' incrollabile vigore delle anime. Non è perciò da disprezzare il suggerimento di Alfonso Capurro, apparso sulla "Stampa,, del 21 marzo u. s. Egli dice che "sarebbe cristianamente bello, se in un dato momento della giornata, e precisamente alle 10, allorchè le sirene funzionano in prova, noi tutti, adulti e bimbi, poveri e ricchi, superiori ed in{ eriori, ci raccogliessimo in noi stessi, elevando a Dio la nostra preghiera per invocare da Lui, gloria alle nostre armi, forza ai nostri soldati, pace eterna ai nostri Caduti ,,. A parte l' intonazione devota, che pure è cosa profondamente sentita dal nostro popolo buono, nel suggerimento vi sono incltise anche delle ragio"i di carattere psicologico e spirituale che lo rendono valido; ragioni serie, inoppugnabili, capaci di stroncare sul nascer~ ogni diffidente scetticismo. Non possiamo certo addentrarci nell'argomento col proposito di esa,irirlo. Per chi ha buoni orecchi, cioè, sensibilità spirituale, bastano pochi accenni. Gli antichi• 1lOStri, i Romani, per no1l andar ta1lto in la 1lel tempo, conoscevano l' importanza di codesti pensieri di massa, di queste amalgame di volontà, ed utilizzavano e guidava1lO ritualmente le energie spirituali delle folle (la così detta " opinione pubblica,,) verso scopi preci.•i di carattere politico ed cmche trascendente. La Chiesa di Roma, erede dell' antica sapienza, detiene ancora il primato nell' organizzazione delle preghiere collettive, capaci di operare quei fenomeni coere1ltissimi, che il volgo chiama " miracoli,,. Svegliamoci, una buo1la volta, e procuriamo di compre1ldere ! Già 1lelle gra1ldi adunate per l' inizio della guerra in ,I f rica Orientale e poi per la proclamazione dell'Impero, ognuno di noi ha sentito il valore di un pensare, di un volere, di un sentire ananinie .. vasto, comprendente la Nazione, in blocco. Ormai, mediante la radio, si supera di gran lunga ogni possibilità antica. Immaginate un popolo di 45 milioni d' anime, che, in ,m momento preciso, si ferma per pe1lsare alla guerra e vuole, con tutte le forze del cuore, vincere I Quest' atto deve costituire 11.na somma d' energie tali da sco1lvolgere, come ,m uraga1lo, l'atmosfera psichica e l' equilibrio delle forze avverse. Immagi1late : la ripetizione giornaliera di quest'atto, che scate1la tale prodigio di energie, non pttò non vibrarsi ingigantito verso la distruzione _del nemico. Basta pensare, per persuadersene, alla potenza del ritmo e delle vibrazioni. Come la ripet.izio,ie dei colpi di un ariete finisce collo sfondare un .muro, come il fluire d~ll' ~c_qua finisce col corrodere la pietra pitì. dura, la ripetizione costringe il pe,.siero a dive1lire ,ma realtà. Bisogna essere proprio spiritualmente sordi per non intendere l' importanza di queste cose. Og"i italiano, dunque, intenda bene, accetti e faccia s,ia l'idea patrocinata dalla "Stampa,,; la si generalizzi, se già 1lOn lo è, parlando1le ; imponiamola, se occorre, e con persistenza ostinata ripetiamola, con fede, con fervore, senza preoccuparci minimame1lte dell' andamento più o meno favorevole dei fatti esteriori i1lerenti alla guerra. Solo così si prova se lo spirito domi1la la materia ; solo così si merita la vittoria e s' innalzano le fortune della Patria. TELESIO i\lONTESELLO 3.
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