Via Consolare - anno II - n. 7-8 - luglio-agosto 1941

RIVISTA DEI GRUPPI FASCISTI UNIVERSITARI EDITA DAL GUF DI FORLl Direttore:PAOLO SILIMBANI (elle armi) Condirett.: ARMANDO RA V AGLI OLI (elle armi) Condirettore resp.: BRUNO MASOTTI (alle armi) Reggenti : RENATO ROSSI- LIVIO FRATTI DIREZIONE - AMMIMISTRAZIOME FORLÌ - Palazz·o littorio C/C postale 816395 MI l AMO - Corso 28 Ottobre, 127 ROM A - Via Crescenzio, 43 ~OMMA~IO MAS • Guerra rivoluziouria, ARMANDORAVAGLIOLI - L'impegno del morti. TELESIO MONTESELLO - Il rito della Vittoria. NEVIO MATTEINI VALTER DIRANI MARIO ORTOLANI - Elementi della nuova Eu• ropa. - Ricordo di Saturno Montanari. - Lo stesso sangue (ne· conto). BRUNO MASOTTI - Romolo Gessi (f•ne'. CARLOMARTINELLI • Inizio di una storia. UGOGALETTI - l'Ambrogio. ALESSANDROORENOO - Introduzionealla compreAsione de" La nascita della tragedia.,. RICCARDOIRCO - Sentinella (poesia), SERGIOCOLOMBINI • Primavera attesa (poesia). ANDREACASON - Vesperale (poesia), IL VIGILE • Semaforo. X ., Numeri unici. NICLAVEGGIANI • Anacleto Rossi. GIAHNI TESTORI - DomenicoCantatore. GLAUCOPELLEGRINI - La Mostradel Ridotto- Gli lncrsoriveneti del 1700. GIORGIO COLOMBO - Il "N6',,. ANONIMO GIAPP. - Le ombre sul fiume. WALTER RONCHI UGOBETTI - Attività del Teatro Guf di Treviso. - Fine quasi tragica di una lettera aperta. - Rettifica. DIEGO FA.BBRI · Il Prato \lo1vola radiofonica). GERARDOGUERRIERI • Via del teatro spagnolo. WALTER RONCHI • Un anno di cinema italiano. FondazioneRuffilli- Forlì GOERRA · IVOLOZIUNA La guerra nostra è la continuazione sul piano internazionale del processo rivo!iizionario. Come l' ardimento squadrista fu la reazione ed il riscatto ad una avviliente anarchia interna, così la fierezza giierriera dell'Italia Mussoliniana è la ribellione sacrosanta ad un ordine politico ingiusto, fissato con suprema ipocrisia dai protocolli di pace e difeso con meticolosità fiscale dalle Nazioni depositarie della richezza mondiale. La nostra guerra ha un contenuto profondo perchè è scaturita da necessità materiali ma ancoro. più da inderogabili necessità spirituali; è scaturita dal bisogno assòluto di im popolo di respirare, di sviltipparsi nel suo spazio vitale, liberandosi una volta e per sempre dai diaframmi economici e politici creati ad arte o per vergognosa speculazione dalla Gran Bretagna. La macchina della storia è in moto sicura, metodica ed inesorabile per abbattere istituti anacronistici, vincoli illegali, dittature economiche inconcepibili ; è m moto per condannare inesorabilmente coloro che hanno tradito la vecchia e gloriosa civiltà europea, credendo di potel'lle fare un comodo paravento per creare colossali sistemi di onnipotenza universale. Rivoluzione e guerra appaiono percw come espressioni di ww stesso programma, che tende q realizzazioni concrete e sostanziali. L'opera, perchè sia duratura, deve essere compiuta integrcilmente, senza improvvisazioni, senza acceleramenti nocivi. Il processo di riparazione si svolge sui termini della storia e della geografia, ricondotte alla loro più vera .fisionomia dal potere purificatore delle armi. Ma occorre che questo processo vengci assecondato e accompagnato dalla consapevolezza, dalla evoluzione del fronte interno. L' esperie11za inseg,w che le guerre hanno sempre lasciato gravi trascichi, procurando difficoltà morali, sociali, politiche ed economiche; il dopoguerra è stato spesso, e noi nbbicuno w1.' esperienza recente e sofferta, un periodo di crisi. La ragione di ciò va ricercata nella tendenza ad accantonare per la fine della guerra tutti i problemi di ordine interno cla essa scaturiti. I problemi che sorgono giol'llo per giorno dalla stessa impostazione rivoluzio11aria della nostra guerra vanno risolti gradualmente e armunicamente, senza rinvii, che sono l'estremo rifugio di chi ,wn ha il coraggio di affrontare cli petto le situazioni più difficili. Quando sentiamo qualcuno ciffermal'e che una volta .finita la guerra la Rivoluzione dovrà completare il suo ciclo ci viene spontaneo un moto di contrasto. Le tappe della· Rivoluzione debbono procedere di pari passo con quelle della guerm. · Altrimenti si accu11uila un complesso cli problemi, destinati a provocare ww crisi gravissima nel dopoguerra. Questa volta bisogna vincere il dopoguerra mentre la giierra è in atto; e bisogna vincerlo sotto l'aspetto interno ed internazionale. M~entre si combatte occorre costruire l'impalcatura del mwvo ordine politico e della nuova civiltà dell' Enropa ; mentre si combatte occorre ampliare e perfezionare le basi clel nuovo ordine sociale interno. La fase organizz11tiva e costruttiva non cleve suhire soste pur in mezzo al fragore delle armi,.anzi le disfunzioni in questo periodo sono una forma di sabotaggio verso la Rivoluzione. Le realtà etiche scaturite dalla guerra debbono articolarsi e vivere concretamente mdl' anima del popolo ; così l' idea rivoluzionaria non deve essere compromessa dalle vergognose speculazioni di pochi. MAS 1

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