Via Consolare - anno II - n. 7-8 - luglio-agosto 1941

[ LI n n □ 5 E n T I m E c,ml•e Il soggetto di questo dramma è tratto dalla celebre opera intitolata " I Racconti di Yamato (X secolo) . L'autore scon.o• sciuto di questa raccolta si è d'alt.ronde ispirato ad una antichissima leggenda. CP.rti pretendono che questa storia sia autentica e si mostrano ancor oggi, non lontario da Kobe, tre tumuli sotto i quali sarebbero stati seppelliti i corpi, tratti dall' acqua, dei tre disperati d'amore. PERSONAGGI LA FANCIULl,A, LA SERVA, I FANTASMI DEI DUE A:\IAN'l'l, IL FAN'f.ASMA DELLA MOR'l'A - IL COllO. La scena è, sulle rive' del fiume Ikuta. LA FANCIULLA • La luna? Non e' è - La primavera? Non e' è primavera. Dai giorni antichi soltanto io non ho caro• biato !... Sarà tra breve 3 anni che il mio fidanzato è partito, e io non ho mai cessato dj peosare a lui ! LA SKH.VA - Non restate qui - Sul fiume lkuta, navigaoo strane ombre..... fa freddo. LA l<"'AN.CIULL,\ - Mi è cara la melanconia di questi rosai nebbiosi che armonizzano con le mie pene. Non mi hai detto che amanti, un giorno, per dolori d'amore, si annegarono in questi luoghi? LA SKRVA - Voi ci pensatesempre? Rientriamo! Cascano goccie di pioggia. LA f<'ANCIUI.LA - Può darsi che ritornino le due libellule? 11. CORO • Rive d'amore dove singhiozzano i cuori che si amano per sempre! Già una fanciulla e i suoi due pretendenti, egualmente innamorati, ugualmente amati si annegarono in questo fiume. Due libellule ebbero una parte in. que. sto dramma. Sono queste delle vecchi.ssime storie che la gente di Ikuta si ripete a bassa "oce. Anche si dice che talvolta, di notte, l' ombre dei tre amanti ritornano àn• cora a errare sulle acque torbide, guao. do dietro le nuvole, la luna vela il suo disco d' oro. LA FANCIULLA • Oh! miseria d'amare! lo vorrei essere nascosta dal mondo come un giglio verginale, nei folti maggesi della piana estiva ! IL CORO - Quanti se ne sono andati, separati per sempre, immondi e differenti! Nell'infinito trascorrere delle cose i sentimenti umani non durano che un attimo! LA FANCIULLA - Ma le stelle innamorate se io devo credere a quello che mi è stato raccontato, il Bove e la Filante si ritrovano e si amano ogni anno so· pra la via Lattea. Gli Dei hanno pietà Fondazi~ Ruffilli - Forlì delle stelle, ma hanno poi ugualmente pietà delle creature umane? LA SERVA - Venite. 11 vento si alza e scuote molti roseti umidi. LA FANCIULLA - Che importa? Da molto tempo forse Je maniche del mio vestito non sono molli delle lagrime che io ho versato? LA SERVA - Torbida è l'acqua del fiume ..• L' Ombra non vi fa paura ? LA P'ANCIULl,A - Torbido è il mio cuore. IL CUOrtE - Appena, filtra attraverso le nu• vole, un raggio della cbiarità lunare. LA FANCIULLA • Oh! ·Due libellule sono venute a posarsi sulla mia manica ! Come sono carine ! Ii. corto - Come foglie di salice che tur_ binano nella brina le due libellule dao. zano, nell' ombra trasparente di riOessi lunari, e le loro ali delicate, piccoli specchi cesellati, riflettono i rosai e le erbe, e la dolce luce della luna nascosta. Piccole dee dei fiumi, fuochi fatui in· costanti. danzano ali' ora degli spettri. Rive d' amore! Rive d'amore! La bru· ma della notte porta i ricordi e la melanconia! LA FANCIUl.l ... v - Vedi? si sono posate sul mio vestito ! l1. CORO • La notte! La notte! Sentite il grido lamentoso delle cicogue che, nell'ombra, chiamano i loro piccoli ? Quante cose, quante cose si possono vedere nella notte! li mondo nacque in una notte, navigando come una goccia d' olio nell'infinito, quando sorsero, come rosai, i primi Dei, il Dio che fa nascere le sementi, e le sette generazioni divine. Ma ecco che, sul fiume, tre ombre sono apparse, due giovanotti, che si rassomigliano come fratelli : fanno gli stessi gesti e sembrano vivere della stessa vita. Tra di loro, si muove, una forma femminile, bianca, indeciSa... Forse che il suo cuore fu egualmente indeciso? Il ven• to freddo li trasporta come questi aliti leggeri che scuotono i pennacchi dei roseti a primavera. LA FANCIULl,A - Oh! Là in basso sull'acqua torhita, le tre forme si muovono! IL CORO • Le libellule luminose sono im• pazzite ! Passano neU' aria come lampi. Dalle acque emana una strana febbre e dalle erbe bagnate .... LA FANCIULLA - Sento dei singhiozzi .... h. CORO • Rive d'amore ! Tre ombre sono riapparse, impigliate nella stessa capigliatura ! LA FANCIULLA • Se ritornate ancora, amanti di una volta, che avete frequentato queste rive, sarà per consolarmi o per punirmi di avere troppo amato ? LA SRRVA • Sui vostri capelli, or P una or l'altra si posano le due libellule .... LA fi"ANOIULLA • Raccontami - vuoi? - queln T A Ci E ] la storia d'amore, che le genti d' Ikuta~ nelle serate senza luna, si ridicono sottovoce .... LA sgn.vA C'era, una volta, una fanciuJla che era corteggiata da due innamorati, uno si scltiamava Moubara e l'altro Tehinu. li primo abitava la provincia di Tsy e il secondo quella di Jdzumi. Avevano entrambi la stessa età, e si rassomigliavano come dei fratelli gemelli, tanto che non si poteva distinguerli. Quando uno veuiva a visitare la fanciulla veniva anche l'altro ne offriva uno uguale e nello stesso mo• mento. Glì Dei, non c'è dubbio, avevano voluto questo prodigio! Tutti che • erano beUi, pieni di grazia e di gioventù nè mai uuo socpassava l'altro per gentilezza di modi o per nobiltà di cuore o per acutezza di mente LA ~'ANCIULI.A • Ed i loro regali erano ~ccettati? LA SRRVA • Mai, e Luuavia senza scorag• giarsi, tutti e due continuavano il loro corteggiamento. 1 genitori delJa fanciulla le dicevano; " Come è doloroso vedere questi due giovani consumarsi d'amore n " Fa la tua scelta e che sarà sconfitto considererà un cuore sparire dai tuoi occhi. ,, LA &ANCIHl.1.A • E cosa rispondeva la fanciulla? IL CORO - Torbido, torbido è il mio cuore, torbida è l' acqua del fiume. LA s~.:RVA - La fanciulla cispondeva : " Tra due pretendenti di così: perfetta somiglianza, non saprei scegliere». LA FANCIULl,A • Obimè ! Chi dunque per primo, diede al nostro bisogno d'amare i1 nome d' " amore,,? Era la parola ...morire" che si sarebbe dovuta dire! LA SERVA • In quei tempi le genti del fiume lkuta abitavano capaune di rosai. Le libel.lule, intrecciavano i loro voli sulle acque, folleggiavano con loro familiarmente e i fanciulli, inseguendole, evitavano di molestarle; fiduciose esse si posavano sulle corde fatte di paglia di riso sospese davanti al tempio o nella pettinatura delle donne, scintillanti come gioielli. LA FANCIULLA - Non sono esse messaggere di felicità ? IL CORO • Torbida, torbida è l'acqua del fiume, torbido torbido è il mio cuore! LA l<'ASCIULLA - on mi rispondi? Dimmi presto la fine del racconto ... ho paura ! LA SERVA • I genitori della fanciulla man• darono a chiamare i due pretendenti e dissero loro: "' La vostra condotta ha per entrambi la nostra simpatia. Ecco ciò che noi vi proponiamo: sulle rive del fiume passano continuamente, quando viene la sera, libelJuJe leggere. Noi daremo nostra figlia a colui che per

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