Ed ora vattene a coricare. (un fischio prolungato). ROSA (soffocata): Bella Madre di Dio! Bella Madre di Dio. Nonna, ma lll pcrchè non dormi, eh? Perchè non dormi? Ci avete tutti e due la testa bacata qua dentro, la testa bacata. Tu che che non dormi mai, e lui, mio padre. che se e va alla « misa • tutte le notti di luna e non porta mai un coniglio. Mi volete far morire vero? Ma no, ma no, per quanto è vero Iddio. (un altro fischio). RosA (trepida): Che mi fate dire, che mi fate dire. Non capisco pili niente:;. Non ci capisco niente. SL Gli spiriti! Nonna, ci sono gli spiriti! (tm altro fischio). RosA: Ci sono gli spiriti qua, attorno alla casa, sullo stradone. Ci sono gli spiriti ti ho deuo. Scappiamo nonna, scappiamo da mia ... no. Ci sono gli spiriti li ho detto. Scappiamo nonna, scappiamo da 1nio padre, scappiamo. (un altro fischio). LA NONNA:Che c'è! Che c'è ora. Chi è che fischia con tanta insistenza di notte. Pare che si chiama qualcuno a come fischia. Aspetta che mi alzo. Aspetta. RosA: Nonna, hai paura degli spiriti tu, hai paura? Si o no? LA NONNA:Gesù Giuseppe e Maria salvatemi l'anima mia. ROSA: Scappiamo allora, che ci aspettiamo a scappare. l..A NONNA:Aspetta che vedo io chi è che fischia a quest'ora in DELFO: Il malocchio, come? RosA: Ci porteremo a casa gli spiriti dopo la prima notte. DELFO (ridendo sforza_to): E ci credi, ci credi? Ma non ci dare intesa. Io non ci credo. ROSA: E poi, ci pensi? E' contro la religione, è contro la religione, Delfo. DELFO: E ti pare giusLo a te che noi ci vogliamo bene e perchè 1uo padre fa compare con la guardia carceraria ... no, sangue di Giuda ... RosA: Delfuzzo, non bestemmiare ora. Non besLcm1niare. lo ti voglio bene. OELFO: E allora? Che mc ne faccio io del tuo bene se con me poi non ci vieni. E allora? RosA: Non vengo. Ma stai tranquillo, la gua~dia carceraria non me la marito 1nanco se mi dovessero ammazzare. DELFO: No. Dcvi venire con me. Devi venire. (una piccola patisa). DELFO: Senti Rosa, magari ti porto da mia sorella Nuzzenda e non ti guardo. Non ti guardo per quanto è vero Iddio. ... RosA: E poi? DELFO: Poi. .. poi ... diciamo a tuo padre che siamo stati come ma~ rito e moglie, come marito e moglie. Invece ci maritiamo con tutti i sacramenti, sia lodato Iddio. Ed ora scappa. Pigliati il fagotto, scappa. Se viene tuo padre, siamo morti. (i carri .si avvicinano. Il carelliere non canta più). RosA: Delfo. campagna con tanta insistenza. DELFO: Rosa. No. Da tuo padre no. Lui non ci crede agli spiriti, e ci ag~ RosA: Andiamocene. giusta per le feste se gli leviamo la caccia. OELF0: Dammi una mano. No. Da tuo padre no. Lui non ci crede agli spiriti. Gesù Giuseppe e Maria assistetemi nell'ultima agonia. (un altro fischio). LA NONNA:Vediamo. Si può sapere chi è che fischia? Non si vede nessuno. Campagna e stradone, stradone e campagna. RosA: Hai sentito rumore di catene smosse? LA NONNA:Mi è parso. Satana scappa davanti al nome cli Gesù Giuseppe e Maria. Satana scappa ... RosA: Hai sentito? Ancora ... (con un urlo), li caprone! Il caprone; non è quello il caprone? LA NONNA:Gesù Giuseppe e Maria. Scappai Scappai (rumori nervosi e secchi come di porta cht viene aperta). LA NONNA (lontano): Scappa scappai Ciriiinol oh, Ciriiino. Oh, Ciriino!... Scappa scappai Gesù ... Gesù. (si sperde). DELFO: Rosa, che succede? RosA: Gli spiriti. (carri in lontananza che si avvicinano. Tra il tintinnio delle sonagliere un carettiere canta): • Amuri, amuri, chi m'ha' fattu fari! li senzii mi l'ha' misu in fantasia. Lu Patri Nostru m'ha' fattu scurdari e la mitati di Ja' Vimmaria •. DELFO (scoppiando a ridere): Diventaste pazze? (affrettato): Bah, non perdiamo tempo, non perdiamo tempo. Prendi il tuo fagotto. E' pronto no? ROSA: Delfo ... io non vengo. DELFo: Ma impazziste davvero tutte e due? RosA: Ha gettato il malocchio. DELFO: Chi? RosA: La nonna. Fondazione Ruffilli - Forlì ROSA: No. Oclfo. Manco con una mano mi devi toccare. DELFO: E' giusto. (una pausa. Le sonagliere tintinnano vicinissime). MASSAROLUCIANO: Corri, corri cavalluzzo di buon sangue. Corri corri, che per niente non ti stanchi. Che per niente non ti stanchi. DELFo: Chiediamo un passaggio. Sono carrettieri che tornano sca· richi da Catania e ci portano fino a Lentini. RosA: Sì. Mi sento stanca. DELFO: Compare. Compare. Fermatevi un momento. M~s. LUCIANO:Che c'è? DELFO: Ce lo date un passaggio? MAs. Luc1ANO (succhia rumorosamente con le labbra): Bono Baiardo; ferma. bono. (l carri si fermano). Voci (lontanando progressivamente): Che c'è? Che e s11,cesso? Per• chè ci !-iamo fermati? Cacciate Massaro Luciano, cacciate. MAs. LUCIANO: Ci sono due colombi di primo volo. UN> VOCE (èanzonata): Caricate, Massaro Luciano e cacciamo. MAs. Luc1ANO: Salite. (I carri si muovono). MAs. LUCIANO: Compari, cantiamoci la serenata, la serenata! (can• tando). lu partu e su' custritti di partiri Ciatu li lassu stu cori custanti. CoRo: Toinclla toi nai nai nàl Toinella toi nai nàl (dissolve). CIRINO (correndo): E Rosa! E Rosa! Mamma, sei una vera vecchia rimbambinita. Vecchia rimbambinita. Dove l'hai lasciata, si può sapere? Dove l'hai lasciata, si può sapere? LA NONNA:Con me ... scappava ... con me. Il diavolo! Il diavolo! CtRINO: Che diavolo d'inferno. Sangue di Giuda ladro l'ammazzo, l'amffiazzo. 37
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