Aci un certo punto un capo cli vecchia arcigna sbuca fuori dal seno cli una nuvola .e si mette a pre• dicare contro l'amore, assommando in se l'intenzione dell'intervento cli un realismo nell'atmosfera fantastica. Intenzione però troppo scoperta, se pure esteriormente efficace. gersi. E lo ha fatto con intelligenza, serietà e spesso con sensibilità. Le interpretazioni migliori ci son parse quella della universitaria Giulia Masina, che meriterebbe cli entrare subito in compagnia per l'eccezionale temperamento che la ì Ma al terzo atto I' equilibrio si, ristabilisce, ed ancora attraverso la i poesia. Pare che l'autore abbia fatto esperienza cli quel divagare e di- I_ sperdere e decomporre ai minimi termini ciel precedente atto, perchè CARO DIRETTORE, c1uel contenuto morale ad un certo punto viene a prendere uno slancio che gli vale per un volo, se non altissimo, certo promettente. Viviano è tornato ; ma il mondo durante la sua assenza ha proceduto per il suo cammino. on c' è più posto per lui là dove lo aveva sperato e sognato. Sabina si è sposata, e le sue tre bambine portano solo nei nomi il ricordo ciel giovanile sogno d' arnore. Ecco le tre bambine muoversi in un c1uaclretto fresco e bello, dinanzi alJa porta di casa, a cui verrà - stanco Non ed egli rarlle. viandante - Viviano. c'è dunque posto per lui; parte, sconsolato e clispeMa l'alto a questo punto s' interrompe, una tela cala sul paesaggio variopinto, p,er sollevarsi su cli una foresta invernale. Viviano ha perduto il suo posto? Quello che aveva sognato, sperato? Bene, suo dovere è ricercarne' un' altro nella vita e non lasciarlo fuggire mai più. Chi parla così è l'Angelo larnpionario, quello che nel "mondo che è che non è,, accendeva le stelle del firmamen Lo, ed ora è " quello che piange,, cioè colu( che ci comprende, il nostro angelo custode. E in quest'ultimo quadro le promesse cli uno sviluppo a venire si fanno evidenti nel giovane attore Gigliozzi, e si concretano in questo dialogo se non sempre, quasi sempre drammatico. Una nota cli speciale rilievo merita • per il successo ottenuto dalla commedia . la regia cli Mario Beltramo. Egli ha saputo rincalzare con opportunità quei motivi contraclittori costituenti il filo sul quale lo spettacolo· come tale poteva regFondazione Ruffilli - Forlì uell' ultimo num.ero della bella rivista che tu, <lirigi con, molto e giovanile ardore, ho ttOt.ato una breve nota che, ti confesso, uo,, riesco a ma,idare giù. Si tratt.a di quella proposta di Bet.ti che l'autore ignoto del irafiletto in que.ctione sostimie con tanto impegno e con r.anta passione. 1'i dico subito, e questa opinione è st.atn sosteuut.a anche recenteme,ite da persone molto più a,,rorevoli di m.e, che la pro,,osta di Beui mi è app_arsa molt.o stra• ua. Betti. è 1m poeta. e i suoi lavori sono pien.i di poesia; anche se certi cri.t,ici han• no smiu.1,ito il valore cli un :rno recente lavoro teat.ra/.e, Betti si S!<t couquista,ulo i galloni cli poet.a-autore bene accetto an· che al pubblico, u.,,e,-do così • scusami, caro Direttore, la uieta frase · l'utile al dilettevole. Poi.rei m,alignare che Betti, temeudo li, concorrenza stra,i-iern. (vn bene ln poesi.a, ma bisogna pure campare alla meno peggio !), si sia detto: 5e il mercato è deficiente di materi,, prim.a, io stesso e gli altri miei cari colleghi ed amici potrem.o sist.emare molto più facilmente la nostra merce letteraria. e teatrale, guadagnan<lo qualche diritto d'autore in più. E, uisto il co11troblocco dei commercianti e dei elroghieri a proposito dei. prez:i, Betti 110n aurebbe avuto tutto i torti a pensare così. Ma lasciamo · a,ulare quello che può avere pe1uato Bet.ti nel pronunziare quelle parole per lo meno st.rane nella bocce, di poeta. Il fat.to è che Betti ha chiesto II ella ormai famosa ri,uiione di autori che si vieti la ra1>prese,iia:ioue di tutti gli stra,i-ieri, classici Com.presi. Qui,,di, aboli.ti Shakespeare, Jbsen, IVilde, O' Neil, Cecof e gli altri autori meriteuoli della ,,umerosa schiera degli stranieri, secondo Betti verrebbero i giorni più lieti del teatro italiano. lii questo modo, negando il passaporto ~lla poesia, Betti creele di fare del teatro italiano, di ~deguare lo spettacolo alle esigenze del tempo di guerr<L. In couseguen:a, invece di Wilde o di Audreiev, vedremmo ogni sero, qualche egregia nouitd vuoi di Man- :;ari o di Gianniui o di De Stefani e, con tutto rispetto, dell' intra,uigente Betti. 1'ut• to questo a bene.fi:io deU' arte, della sensibilità e dell'educazione del pubblico dei teatri italiaui. illa anche con tut.ta la buona volo11tà dei vari Tieri ed Adami it teatro avrebbe ancora bisogno di comdistingue : J\laralclo Moretti che quest' anno fece parte della Compagnia clell' Accademia; e Marcçlla Toschi, leggiadra regina delle fate. Adatti le scene e i costumi di Marsico Marucci Ragona. FRANCO SAVA medie. Sotto n tutta. forza i giouani, allora. !lfa, una uolta per sempre, siamo un poco sinceri: che cosa hanno fatto i l(iouaui? lute,,::.ioni, ottime iute,uioni, pro· .pos'i,.i., nr.cigttifici propositi, ma di positivo che coslt abbi.cimo? Poco, molto poco. Ed io poi sono u,w di quelli che non credono ai capolavori che se ne stanno ammuffiti nei cassetti perchè, <tlmeno a quant.o dice Sw.cchilli., i c1,pocomici e uia di seguito un mucchio di parolacce. A proposito : se nel mercato <lovesse auvernrsi ,111.a simile perrnria di commedi.e, anche Stacchini riuscirebbe a fare rtippreseutare le sue e lascierPbbe fi11almeute in pace i lettori dei vari gior11ali costretti et subirsi ogui. tanto le sue lamentazioni. Vi.sto f'Oi. che la merce vn, che le commedie souo disputate a suou di. lire, che i.l pubblico ,w,, fischia e subisce, che applaud~ (sarà il momeuto allora di fare ripresentare Uria bella domenica di settem• bre ed a.ltre cosette, 11011. è uero caro Betti?) u,1 mucchio di geule si metterò a fore il commedi.ograJ'o : gli scritt.ori falliti smetteranno <li fa.re i registi cinematografici e d<ir,uuw vita a delle belle i,tteresswui commedie. lo si.esso, che ho nel cassetto uua vecchi.a. commedia compilata 11~lla prima giovinezza (assicuro i leuori che no,a. è un capolavoro sfor1unoto) la tirerò fuori e andrò regolarmente a ritirare i miei bravi diritti <l'autore. lnvece di 1'7il<leapplaudi.remo le comme<lie futuriste ecc. che quel fine umorista di J\farinetti, si è /atto plagiare dall'autore americano ... Vedi, caro Di.rettore, che le cose si mett.erebbero subito molt.o bene per il tea• tro, molto megli<• di quello che si.ano attualme11te ... .Insomma, per co11.-cludere, gli autori italiani, se he sono uerame11te catJaci, Jareinno sentire la loro voce e la loro sensibilit.cì sen;a ualersi delle, troppo sciocca e troppo facile avventura. del senso vi.etato allu poesia .straniera. Piuttosto gli autori italiani, quelli stessi che sbraitano a tutto fiato, sono capaci di adegu.<trsi e di esprimere lirica• mente il tempo eroico che viviamo? Finora non l.o,hanuo dimostrato. Scusa, caro Direttore, questa mia lettera alquanto lu,tga. Ti rit1gra;.io dell'ospitalità che sicu,- ramente mi vorrai concedere e ti snluto cordialm.ente. Un lettore
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