(i quali, quest'anno, erano liberi di scegliere soggettivamente). Ma ognuno s' avvede quanto · sarebbe impudico sollevare i panni a chi s'è offerto alla eterna castità. ++ Non si potrà più pigliare in giro • con garbo - le nostre donne, accusandole d' essere schiave della volubil moda ; quando in letteratura noi ci mostriamo deliziosamente capricciosi e farfalleschi. Questo strano e malevolo pensiero m'è nato il giorno (una settimana fa) ch'io sentu uno dei più validi prosatori d'oggi (non importa se ha superato i sessant' anni) lasciarsi andare ad una simile esclamazione : " C'è nell'aria una " cotta ,, per l' '800 russo ! ,,. Aveva in mano (nella belJa edizione del " Sofà delle Muse ,, di Rizzoli) i " Racconti di• Pietroburgo ,, di Nicola Gogol tradotti (con gusto peritoso, ancorchè personalissimo) da Tommaso Landolfì. Allora mi si chiarì il ricordo recente della vetrina dell'editore Einaudi coi due volumi di Dostojewsky (" L'idiota,, e " Il giocatore ,,) nella nuovissima traduzione di Ettore Lo Gatto e Bruno del Re. A gettar poi l' occhio n!Jlle librerie centrali della mia bella città, mi venne in'contro il romanzo di Cecow : " Caccia tragica (ultima, accarezzata creatura del " Sofà delle Muse ,, di Rizzoli). Le riprese dall"800 russo - fiutando l' aria • più che a ingegnosa iniziativa d' editori si debbono ascriveré a un sincero bisogno di molti studiosi e narratori nostri. Vien fatto di pensare alla voga dei romanzi ungheresi di qualche anno fa. E di proposito non si accenna a quelli americani, chè • di questi • ancora ne sono infraciditi i cuori. Non si vuole qui rinfacciare a nessuno le proprie tendenze e simpatie (anch'io ho le mie; e ci tengo ad averle). Però è pur sempre· impossibile tener lontana la malinconia che esala dalla constatazione sulJa caducità delle cose umane, ancorchè artistiche. -• Cambio di guardia in fatto di critica letteraria, sul quotidiano milanese " La Sera ,, : a Beniamino Dal Fabbro succede Mario Robertazzi. Esistevano certo plausibili motivi per una sostituzione tanto repentina, soprattutto se si pensa quanto ardua sia la vita d'un critico nella Fondazil:>4lReuffilli- Forlì fungaia d' una redazione giornalistica. Discutibilissimo il Dal Fabbro, e per la severità di giudizio e - più ancora • per i legami ai compagni che esprimono la tendenza sua ; pure è giusto riconoscere che alla terza pagina !1e " La Sera ,, egli aveva infuso un suo tono, una sua personalità. Per questo ci piace pensare eh' egli abbia lasciato il giornale a testa alta, con la coscienza tranquilla. ++ Invito alla lettura : " I misteri, della città ,, racconti di Arrigo Benedetti (Ed. Vallecchi, Firenze); "La mascherata ,, romanzo di Alberto Moravia (Ed. Bompiani, Milano); "La siccità ,, romanzo di Romano Bilenchi (Ed. di Rivoluzione, Firenze); " Tutti i romanzi ,, di Luigi Pirandello (Ed. Mondadori, Milano); " La luna nel Corso ,, pagine milanesi a cura di Giansiro Ferrata, Giorgio Labò, Ernesto Treccani (Ed. di Corrente, Milano); " Un uomo del tempo ,, racconti di Franco Vegliani (1st. Grafico Tiberino, Roma); " Soldati ,, prose di Giulio Trasanna (Ed. Guanda, Modena). E. CO. Salire le scale Una caligine bianca traspare sul f;Flglo schermo di cose lontane. Pei botri s' ode or si or no gracidare ·un chiacchle,ecclo di querule tane. Per Il paesello attorniato di piante, su dal camini in un fremito uguale l'esile fumo azzurrognolo sale, e si sparpaglia ondeggiando esitante Son sei casette vestite di bianco, fra un mormorare di magre betulle. Ne gll orti pfc~oli, un alito stanco passa fra un riso. rosato di sulle. E passa Il vento in un soffio sottile per la piazzetta deserta, ed un fine profumo reca di bianche stelline, ed un sussurro di fronde gentile. Pel prato verde recinto di bosso, tutto fiorito di giallo e di rosso, migra via via con scorrere lento l'ombra di nuvole rade d'argento. FRANCO Slll10NCINI e conoscere a palmo I gradini. • Guardare le porte e· sperare di leggere un nome. Sai/re una scala Un nome svanito sfumato nel nulla un nome che resta soltanto in quella cappella da poco rifatta con quattro morii. C' è intorno profumo di timo c' è Intorno una languida pace si prega e s'aggiustano fiori in anfore nere e argentate. cercando sugli usci il suo nome. Poi battere ad una e andare tra altre due braccia. Cosi, vanamente. MILÈNA MILANI
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