c5agno · Sorse la luna e le vaganti stelle nacquero a fiotti nell' azzurrino cielo. ,\,foto giaceva del vegliardo il cuore che sospinto nell' ampio mare del sogno infìnite vedea ninfe leggiadre. l' ore di ristagno, si faceva volentieri sull' ingresso e, acconciata e vezzosa negli abiti nuovi di sposa, se ne stava a lungo a riguardare la strada e i pochi passanti. Portava, di preferenza, sopra certe sottane strette ed arcuate, giubetti di lana o magliettine sportive che davano al suo corpo già di per sè sostanzioso, l'atteggiamento del frutto giunto a piena maturazione. Il marito dopo i primi mesi, in negozio, si vedeva raramente: viaggiava per affari (da quel che si poteva intuire dalla valigetta che portava in modo tutto particolare, sgambettando veloce sul lungo rettifilo della Sta• zioue). Dormi, dicean con silente voce, dormi nell'ora dolce, anteliicana, quando non più voce vivente rampe dei sogni la sottile trama. Ignoto è a noi, figlie di Dei, dei mortali il pallor mesto del volto, ma essenza immortal, lucente forma palpita in noi la divina Idea. Altrove era raro vederlo, chè amicizie non aveva contratto e gli era rimasto nel volto, leggermente ingrassato, quello sguardo malfido eh' è per gli estranei come un reticolato spinoso. Anche con la moglie non usciva mai: soltanto il primo mese di nozze qualche volta capitavano al cinema, ad ora tarda però, quando non era più possibile vedere lo spettacolo completo. La cittadina, capoluogo di provincia, oltre al gran vivai del porto, non aveva che una sola via frequentata; neanche tanto lunga, incorniciata però da una doppia fila di portici ariosi seppur vecchi, Alla sommità dell' un dei capi di questa via spiccava il nuovo negozio dei coniugi Spagnolo. Con una strombatura assai lenta le due parti della vetrina s' univano direttamente alla porta d'ingresso; e dentro su tanti ripiani di vetro massiccio erano posate le calzature. Per i primi giorni il passeggio sotto i portici della cittadina formò un ingorgo davanti alla vetrina: lutti volevano vedere ed anche i marinai forestieri che passavano di sfuggita diretti ad altri negozi, si fermavano incuriositi. Poichè guardare non costa nulla, la processione durò per più tempo, finchè a po.co a poco la gente diradò e rimasero i soliti quattro ganimedi di tutte le città, i quali al di là dei vetri sbirciavano la biondà capellatura dell'Elvia. Ciò, oltre ad essere più cha naturale, triieva una maggior giustificazione dal fatto che l'Elvia, nelFondazioijeRuffilli- Forlì NICLA VEGGIANI (contiriua) 9L 9astore EZIO COLOMBO Va il pastore col lento suo passo sotto il quieto raggio lunare. Passa un canto e s' ode d'abbasso il sospiro leggero del mare. Or la greggia si ferma esitante e s'atterra e bruca pian piano lungo il rivo d' un fiume sonante, su pel greppio d' un monte lontano. È il pastore felice d'andare nella quieta pace notturna. Tutto tace ed intanto gli appare il zampillo dell' acqua da un' u~na. Acqua· pura che scorre leggera giù pel verde, molle pendio, acqua pura che scorre più mera per portare il facile oblio. NICLA VEGGIANI
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