VIAGGIO PERMOLTI M A R I (RACCONTO) di, &/,a~ 1{,o.c14i Onofri rientrò nella stanza dopo d' es• eerne stato assente dieci minuti, sbattendo la porta. Si mise a passeggiare con le ma· ni nella tasca dei pantaloni; s·buffava e soffiava. Cipriani lo osservava, senza parlare e senza muoversi, dall1i sua scrivania che era accanto a quella del collega. Finalmente tossì, la qual cosa parve chiudere un perio• do e aprirne un altro. -" È ora di finirla!" disse infatti Onofri fermandosi un attimo a guardare Cipriani. Questi si alzò pigrapi,nit~ ·e andò a fermarsi davanti la carta geografica affissa alla parete con quattro puntine da disegno. Disse: "E' andata male? n - Onofri si arrabbiò: "Non lo vedi? Neanche un giorno ha voluto che avessi libero: <:apisci? Che cos'è un giorno? Potevo arrivare .•... magari a Napoli e tornare la mattina dopo. Neanche! Cipriani cercò sulla carta Napoli con l'occhio e vi si fermò a lungo immaginandovi il collega. Disse: "Durante le chiusure dei bilancio, quello lì non concede lieenze,,. - "Eh, a dirlo si fa presto. Ma io che 0 per due mesi non ho fumato e non ho avvicinato una donna, che debbo dire, ora ? Ti par poco sentire che è impossibile? Due mesi, bo aspettato perchè fosse posaibile !,, - .Quasi piangeVa. -" Fortuna, disse Cipriani, che avevi in mente di fare un viaggio breve . . .,,- " Perchè ? ,, domandò l' altro. - "Perchè altrimenti avresti aspettato un anno inutilmente,,. - " Vnoi scherzare tu. Io pro• prio no!,, e Onofri cercò di distrarsi andando a guardare fuori della finestra; poi si volse di scatto a Cipriani: H Che cosa guardi sulla carta geografica si può sapere?,, - ~,lo, disse Ciprianj, viaggio,,. Onofri fece spallucce, più volte. e riprese a passeggiare mentre l'altro non si staccava dalla carta. - " Viaggiare con l' immaginazionC ! ,, mormorò. "Io finirei una volta per sempre; pianterei tutto qui e me ne andrei ... ; altro che immaginazione! ,, Si guardò in giro per la stanza come per -cercare una direzione verso cui andare, ma i suoi occhi finirono con l'appuntarsi sulla carta geografica. ".Me ne andrei lontano,, disse piano e parve calmarsi come se realment~ avesse scelto un luogo definitivo dove po-· sarsi. Cipriani, con le mani in tasca non si muove dalla carta e, scorrendola, fischiettava. Onofri gli si avvicinò e Jo scosse per un gomito. ' - "A te non importa niente di questa vitaccia oppreasa; intanto c'è chi soffre, c• è chi soffre come me. Ma io me ne vado a costo di morir di fame. Vedi oggi? Fondaziori_4eRuffilli - Forlì Disegno di Bianca Rosa Arcangeli se mi andava bene, fra poco ero sul treno di Napoli. Non capisci? Napoli ••••• (e indicò col dito il punto della carta geografica dov'era scritto "Napoli,. coi cerchietti neri). Laggiù, nel porto, ci sono vapori, velieri. Un posto di mozzo si trova ogni giorno. Sono robusto; m' avrebbero preso, sia pure per un breve viaggio. Per esempio ... fino a Palermo". E segnò correndo per l' alto mare, sicuro, la rotta d' un basti• mento, da Napoli a Palermo. Si goffermò come per osservare la città; poi riprese. - "Qui mi avrebbero sbarcato perchè . . . , per un motivo qualsiasi. Oppure, ho volo• to sbarcare io per conoscere un po' di mondo. Non è un motivo giusto?., · - Cipriani annuì più volte sorridendo, ma si dispose a tornare alla scrivania ; l' altro però lo trattenne per un braccio. - "Chè, forse non faccio bene a fermarmi? Comunque, di Palermo potrei ann0iarmi presto: città di provincia. E allora posso fare una corsa per la Sicilia, niente più d'una corsa; così". E. traversando l'isola velocemente, si ferma a Siracusa. - " Non c' è che dire; i luoghi più suggestivi sono quelli che guardano l'Oriente. A Siracusa sto a mio agio, vivo, si può dire, un poco: navi che arrivano e che par• tono, il mare davanti. Passa del tempo". Onofri si interruppe e tornò alla finestra; vi rimase un poco, una pausa, poi lenta• mente si riavvicinò alla carta geografica. - "Ma come apri un giornale, leggi una notizia che riguarda questa vitaccia, che la commeniora, comu-nque sia, in un modo. Aziende che nascono o falliscono, uffici, ministeri, sportelli aperti e chiusi, bilanci! Che c' è di male allora, se chiedo ad un capitano di lungo corso . . . . finlandese, conosciuto in un caffè del porto, di darmi un imbarco? Si va ... (dove? dove si può andare con un piroscafo finlandese che è a Siracusa? sarebbe una domanda a cui vuol rispondere il dito di Onofri fra il mar Ionio e l'Egeo.) • . • Ecco: si va al Pireo. Certo, pres10 Atene". Cipriano sorrise e si scosse negando: "La Grecia è in guerra. Non ti farebbero scendere dal piroscafo, anzi verrebbero ad arrestarti come spia". - Onofri fu per un momento perplesso, quasi senza un punto d'appoggio, come se realmente, approdato al Pireo, si trovasse di fronte ai gendarmi. Si riprese subito: - " Magnifico ! assai meglio se la Grecia è in guerra. Sfuggirei al controllo nascondendomi nella stiva del carbone, l,, - Cipriani considerò un poco mentalmente il pro e il contro, e poi si decise: " Se ti nascondi nella stiva del carbone, è un'altra cosa,,. - " Certo ho il gusto, tl.iase ridendo Onofri, di farla in barba ai . . . Come si chiamano i soldati greci ?,. - "Gli euzoni forse ?,. ••• - "Gli euzonL Che m'importa, in fondo, di non fermarmi in Grecia? 11 pi~oscafo finlandese riparte in capo a poche ore per l'Oriente. Per .•. letambul. Guarda; ma guarda! proprio qui, ad Istambul! Dardanelli, Mar di Marmara, Bosforo: Turchia favolosa! Minareti, odalische, baiadere ,, . • • - "Ma non esistono più, ormai,,, disse Cipriani. " La Turchia non porta più il fez e fabbrica carri armati. Anzi, se scoprono che a bordo d'un piroscafo fìnlanlandeae ci sei tu" •.. - "Che cosa?,, domandò contrariato Onofri, ché forse un pocolino si sarebbe fermato a Istambal. - " Eh ! . . . credo che ti darebbero qualche fastidio" . . . - "' Non importa. Sopporto per qualche gior:no. Del resto, te l'ho detto : Dardanelli, Mar di .Marmara, Bosforo ... Si passa oltre,. si passa . . . nel Mar Nero. Non capisci?,, - L'altro approvò: "Nel :Mar Nero, va bene,,. - "Certo. Si va a . . • si va alle bocche del Danubio, eccole. Dev' esserci un porto, qui, diamine! Beh, non fa niente. Proseguiamo per Odessa. Siamo in Russia, mi pare. I Russi, pui sono gentili; rigidi ma gentili ,, . . . . - - "Ma no! corresse Cipriani. Al contrario; i Russi sono sg~rbati ma espansivi. Leggi Do1tojewski, Turghenjew, Puschkin,, ..•
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