Via Consolare - anno II - n. 3 - marzo 1941

UMBERTOTOSI Presente! Il Segr~tario del Guf di Belluno, Umberto Tosi, è caduto sul camp,1 dell'onore. La gioventù studiosa d'Italia, commossa e fiera. ne onora la mer.ioria, ne esalta il sacrificio generoso. Lo spirito di Umberto Tosi si ag • giunge alla schiera eroica di coloro che per la Patria seppero immolare nobilmente la propria esistenza, trasfondendo l'ardore di una fe:!c nell'espressione concreta e purissima del suo sacrificio. M~ per noi universitari I'olocansto del tenente el 7° Alpini ha un valore particolare; è il primo in ordine di tempo, ma non sarà il solo perchè i goliardi italiani .hanno abbandonato il libro per stringere ;1 mosche!to. perchè i goliardi italiani vogliono essere sui campi del combattimento ed offrire il loro contributo di energie e di sangue al grande destino imperiale, che. faticosamente ma sicuramente, si va forgiando pec la Patria nostra. Camerata Umbe:·to Tosi, Tu $ei presente .in noi da questo momento non solo per un commosso richiamo spirituale, ma perchè vogliamo che la tua grande fede sia la nostra fede, ma perchè siamo pronti alla stessa offerta. Tu vivi in noi perchè ci hai rappresenrnto per primo nel sacro martirologio. Oggi le schiere si infittiscono, si lancianò spavalde verso la linea ·del fuoco. con la stessa ardente volontà dei giovani di Curtatone e Montanara. Oggi i goliardi reclamano il jiritto e l'onore di essere all'avanguardia nel combattimento. come lo sono stati ieri nelle opere del pensiero. E tu, giovane ed eroico camerata .. ci guidi idealmente verso la luce più vera. FondazimG-Reuffilli- Forlì vera democrazia La democrazia è nata per dare forza alla legge, espressione sostanziale della volontà del popolo riassunta in una enunciazione plebiscitaria. Il significato primitivo del termine è stato soggetto a deformazioni quando si è voluto tradurre il principio democratico nella realtà politica con l'intenzione di eliminare una volta per sempre il regime patriarcale del dispotismo tirannico, che ha rappresentato il contenuto dei principati medioevali come dei regimi aristocratici. La democrazia ha preso quindi netta posizione contro l'arbitrio, che di per se stesso è negazione della storia, per affermare in pieno il valore della legge fino ali' astrazione massima di tale concetto. Così di fronte all'aristocrazia, volta a confondere in un unico atto la proposta e l'attuazione del diritto, la democrazia ha diviso la funzione legislativa in due ben distinte fasi, in modo da eliminare gli arbitrii e da attuare, per quanto era possibile, un sistema di giustizia e di contemperamento sociale. E la stessa divisione attuata nell'attività legislativa. in quanto l'autorità creativa veniva ad essere nettamente separata dall'autorità esecutiva, si avvertiva poi in tutti i campi dell'attività umana, portando pure una scissione in quell'unità del pensiero e dell'azione, che è stata attraverso i secoli il fulcro di tutte le più grandi affermazioni. Di fronte a tale teoria, che inceppava il naturale corso della storia rallentando l'evoluzione sociale e politica dei popoli, era ovvio che si cercasse di riparare ricorrendo ad ordini nuovi, capaci di operare la sintesi dei due grandi momenti della vita · umana, a sistemi, che sapessero contemperare ed armonizzare tali funzioni, tenendo conto di tutti i valori umani e morali affermatisi in più secoli di storia. Si sentiva impellente il bisogno di un regime autoritario che annientasse l'arbitrio delle aristocrazie e frenasse gli abusi delle democrazie, per dare al popolo un regime di vita giusto ed incensurabile dal punto di vi;ta del!' equità. Il ritorno all'autorità ed ai cosidetti pieni poteri non costituiva nè un arbitrio nè una violenza nel suo concetto ispiratore. E' il bisogno stesso del popolo di ritornare nei vari corsi della storia a quella concezione unitaria, che da tanti secoli è stata l'aspirazione di ogni popolo, da quelli primitivi che divinizzavano l'autorità regia fino a lutti i regimi autoritari, sorti dopo periodi travagliati e disordinati della storia per fare riprendere ad essa il suo corso normale. E siccome nella vita µmana è immanente il desiderio di ascendere e di trascendere la materia in un travaglio continuo dello spirito e del pensiero, ad ogni periodo di evoluzione e di progresso si ricorre volentieri ali' autorità unitaria per confermare e valorizzare la conquista, e11itando in tale maniera il pericolo dell'involuzione. Proprio contro coloro che affermano essere l'unità autoritaria indice di stasi e di decadenza della vita umana. possiamo ricordare che essa nasce in base a necessità vitali e che, traendo il suo fondamento nella pratica sperimenta/e, è quella che meglio riesce ad interpretare i bisogni dei popoli ed a valutare le necessità della storia. Perchè sono appunto l'azione e lo sperirnentali~rno che soli possono spezzare la rigida meccanica della legge, vivificandola nella lettera e trasformandola nello spirito. In dati periodi la responsabilità della storia e l'anima dei popoli si spostano dai Parlamentari ai governi, considerando che la vera giustizia non risiede molte volte nella rigida professione di norme ideali ma nel- !' azione, nella realtà viva, la quale si adalla trasformandosi nello spazio e nel tempo, cercando di rendersi aderente alla vita degli uomini e tendendo, più che ad un ordine statico e fossilizzato di giustizia meccanica, ad un sistema innovatore di equità e di armonia politica e sociale. C'è un fatto incontrovertibile il quale ci avverte che non è un qualunque diritto ideale che forma la storia, ma' è proprio l'azione quella ehe dirige gli e11enti, non basandosi su scherni tradizionali e fissi, ma su idee liberali, su concezioni più ampie e su ideali che trascendono l'ordine coniingente per offrire allo spirito la pratica possibilità di evolversi e di po- 'tenziarsi. Ora noi possiamo dire che la legge nasce dalla vita, da/I' osservazione quotidiana dei fatti e dei fenomeni umani. Ma si potrebbe ugualmente obbiettare che la legge può scaturire anche dalla tradizione, dalla cultura, dal!' emulazione. e ancora dal ~erJJi-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==