Via Consolare - anno II - n. 2 - febbraio 1941

REtlGIOSIT A' DELLAGUERRA Sem~rerà strano che la guerra, con tutti i suoi orrori, possa indurre negli uomini, che vi partecipano, alcunchè di spirituale. Affermiamo subito eh 'è questione d'orientamento interiore, poichè tuttù è spirito, per chi vive spiritualmente, mentre tutto è brutalmente materiale, per chi vive materialmente. Non pretendiamo pertando di cam- · biare le teste e le idee con ciò che andremo dicendo, ci limitiamo ad esporre delle considerazioni, che vanno lette con mclto intelletto, cogliendo soprattutto l'inesprimibile che circola tra le righe. Se taluno troverà motivo di meravigliarsi ed anche di sorridere incredulo. vi sarà certamente anche chi sentirà di essere in presenza come di una luce. Se accadrà che, sia pure pochissimi, comprenderanno, non avremo scritto invano. Ma abbiamo speranze maggiori. Oggi tutti i giovani sono mossi da una grande fede, possiedono il senso della spiritualità inerente alle cose, e noi non scriviamo che per essi. ❖ Su di un punto di capitale importanza si accordano le piìt elevate espressioni del pensiero umano e le religioni d'ogni tempo e d'ogni luoge,. Si tratta di una constatazione di fatto : l'uomo nasce, cresce o muore con la sete inestinguibile di elevare il suo essere verso la maggiore perfezione. Ognuo capisce la vi,rità di questa affermazione e la sente, non tanto come un dovere : « Tu devi essere perfetto », quanto come un desiderio, una aspirazione, la quale. bene spesso. raggiunge in qualcuno l'intensità di un bisogno. Chi, infatti. può dire di vivere senza questo alio ideale? Ogno um,,o ed ogni donna se le> concepisce a suo modo, secondo la sua levatura intellettuale, la sua sensibilità morale e gli scopi che si prefigge r:ella vita. Il banchiere o il religioso, l'industriale o l'operaio, la donna di mondo o il ladro, tutti i tipi sociali anelano alla perfezione della loro vita, trista o santa. volgnre o sublime che sia. Ognuno sente dentro di sè che la propria felicità è connessa con questa perfezione : e pertanto, dentroi I cuore di ognuno, come una potente leva propulsiva, sta il desiderio d'accrescere ed ampliare il proprio essere, in ondate di potenza, che abbraccino un orizzon. te sempre più vasto, sino ad una integrazione totale delle proprie deficienze, sino alla perfezione assoluta, che talora non si osa nemmeno immaginare. Contro quest<'• slancio interiore, di carattere eminentemente radiante, anzi. solare, lotta in noi una forza contraria. freddg, assorbente : l'egoismo. È ovvio però che non si può raggiungere ii pieno sviluppo della propria persona e della propria attività, qualunque essa sia e qualunque scopo essa abbia. se non si sgretola la compaVerli'cchf: "Soldati" I. \ Fondazio~eRuffilli- Forlì gine del proprio essere, dove l'egoismo ne è il cemento. Nec~ssità imprescrittibile : superarsi, andare sempre oltre se stessi. Chi si chiude in sè, dunque, si preclude altresì la possibilità di perfezionarsi e, quindi, di fruire della gioia vitale. Chi è avaro nel prodigare le sue energie di vita, crede di tesaurizzare e non s'accorge che invece si chiude e s'inabissa in uno stagno di acqu{; morte. Superarsi sempre e dovunque! Non è il caso di far qui del 'erudizione per esporre quali religioni e quali fìlosofìe confermano tale verità essenziale. La verirà è vera di per sè e di per sè s'impone, per la sua elementare e intuitiva semplicità. Per chi ha sensiJ bilità interiore, non c'è bisogno di ragioni per suffragarla. Perciò diciamù subito, certi d ·essere compresi, che l'eroismo e il sacrificio personale sono atti capaci di assicurare la massima perfezione e la gioia più pura. Perchè si esalta il snto? Appunto perchè dimostra coi fatti d'essere tanto oltre se stesso da sentire, come sua vita, la vita del suo prossimo. Non solo; ma abbiamo esempi ancor più alti : di comprens;one cosmica; in S. Francesco d'Assisi, per esempio. :La Nazione. dal canto suo, esalta l'eroe, che dà la sua vita per la collettività nazionale; magnifico esempio di superamento e di perfezione. mezzi per superare i limiti della persona e il suo gretto egoismo sono vari. Non è il caso di accennarli tutti. In linea ger.erale si può dire che ogni attività umana, assunta con un appropriato e pertanto incomunicabile atteggiamento. può condurre allo scopo. Ciò che fa idoneo l'atto, qualunque esso sia, è l'orientamento interiore, l'intenzione, che lo guida. Vogliamo qui in modo speciale interessarci di quell'atto umano e cruento che 'è la guerra, per chiarire le possibilità eh 'essa offre in rapporto nl superamento della persona. La guerra è una di quelle necessità, che ogni tanto s'impone come atto risolutivo di situazioni tese e difficili. Come deve comportarsi l'individuo di fronte ad essa perchè essa divenga per lui tramite di valori e di realizzazioni trascendenti e spirituali? Di solito, di fronte ad un atto chi! porta dolore e morte, la persona recalcitra. In questo sgomento della perso-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==