MELANIA (sottovoce) - Ma è un po' matto, vero? FAUSTO • Strambo è certamente. ( Un silenzio). G10VANN1 - Senti, Fausto, ho riflet1u10 e ho deciso di partire. FAUSTO • Deciso? G10VANNI • Sì, tu sai che questa non è la mia vita. Rimanendo ancora nel soli10 ambiente mi precluderei qualsiaii via d'uscita. Mi sento unn gran<le forza, una grancfo capacità. FAUSTO• Ti auguro di riuscire·, ton· lutto il cuore. Se non do• vessimo rivederci r,,iù, ricordati della nostra amicizia. MEI.ANIA- No, Fausto, Giov:mni ha un'altra idea bellissima. GIOVANNI• Sì, fra dieci anni ci troveremo antora uella vect·hia casa e la nostra amicizia ri<•ominrer:"i corne prima. MELANIA. Sembra una favola. GIOVANNI• Cosa ne did? FAUSTO - Immagino il ritrovamento: tre eslranei t·he si guardano. GrovANNI • Considera la parlenza non dovuta ~11 ,·apriccio nrn :1 uno seopo. l•"AuSTo . Già, se hai uno scopo. parti. .. ma cosa forai? M•:LA.NIA• Ercolo ehe si rivela. Precisare, precisare tulio ... d1e penn ! {Con fra) Cosa fui al mondo tu? FAUSTO• Taci cara, non fare &cene in strada. Se Giovanni vuole andarsene se ne v11da e rnnti sulu1i. Ma mi sai dire perfh~ la sua forza non la adopera nella sua ,·ittà? G10VANN1- on è il mio ambiente, l'ho <letto. Ornrni qui ho esaurito il mio compito. FAUSTO • F. va bene, (con disprezzo) hai esaurito il tuo compito. Io rima~go con Melania, che da questa notte verrà ad abitare con me. MF;l~ANIA- Credi d1e io sia un giocattolo. Ti sbagli. Ho una volontà anche io. Parlo con Giovanni, è un uom(l rhl! non ha paura e vuole farsi strada. Hai tapito? FAUSTO ~ \'olete abbandonarmi in questo modo? Lo so, ron le mie forze sole non sono riuscito a fare nulla, mai. A prOt'U• rarmi nulla. Devo tulio a lui, che lrn forzL1, intelligenza, volontà; devo lutlo :t lui e lo ringr&zio mu·he, e gliene sono grato, moho molto ... (1'1<1ce, guarda AfelcmUl e w1 improvviso furore lo prende) Ma ora no, b::1sta'. Qualcosa voglio procurarmi anch'io. La donna è mia <·apisci, è mia, nessuno me l:i può togliere ... (afferra Giovm111i per le s1xdle e lo scuote) ... nessuno. Non rne la puoi rubare la donna. c1ui è queslione di pugni non di parole, cli pugni, cli pugni ... G1ovANNI (si strapJJa dalle mani cli Fausto) • Pazzo sei, pazzo! Nessuno ha cercalo di rubarli nienle. Giù le mani. È lei rhe vuole partire con me. Non Jc ho detto neppure una parola. Non ti ama più, non ti vuole più ..• è stanca cli. .. MELANIA (ceretmdo di sepanrre i due uomini che sono ancorrt viso ri vi."o) • Basta, basta, sentite mc. G10YANNI • 0 È stanca di vivere con una bestia come te, non UOIIIO. FAUSTO - Vigliacco! Ladro! ?tb:1~ANIA• Nè l'uno nè l'altro. Nè l'uno nè l'altro. Sono ~tarn·a di tutti e due, anche di Giovanni ora, che non ha pietà. Me ne vado sola. (Fa per andare). FAUSTO e G1ovANNl (la rincorrono e cercano di trattenerla ansiosi", come scaricati di ogni altra passione) • Melania, Melania, non andare, le tue solite esagerazioni. non pigliartela .•. PAOLO• Ehi là!!! Giovanotti. .• e allora non mi aiutate? GIOVANNI - 1\fa fatemi il piacere. Abbiamo da pen1'ure ad allro noi. (Se ne va con gli altri due). PA01.o - :Fermi, fermi! Ora vorrei... orn arriva mia moglie. Addio giardino! Certamente mi persuaderà ad andare a casa. (Entra • la moglie}. ANNA - Oh il mio grigio, sempre ~otlo il i-uo lampione. PAOI.O • lnfalli. ANNA . Ancora per mollo? PAOLO• Può darsi. ANNA • Mi pare un po' tardi. PAOLO• A me non pare. ANNA - Domattina non devi andare all'ufficio alle dief'i, ma piut• tosto prima ... quindi ... PAOLO• Hai incontrati quei tre? Poco fa erano fermi sotto il lampione e gridavano 111 coro. Si buttavano uno sUll'ahro la colpa delle loro pene. lo ero vicino e mi masticavo questa mia agitazione. C'è scopo o non r'è scopo in tutlo questo? Ma! ANNA - A casa ho messo in ghiaccio lo sciroppo di lamponi: devi avere sete. PAOLO• C'è tempo. grazie. (Alzando la t·oce) Fammi il piacere di non propormi e non offrirmi pit, nulla. Hai un cerio modo di Care d1e è difficile dirti di no. Poi. ... non sono un bambino da trattare a sciroppini. ANNA • In estate tutti li bevono. PAOLO• Va bene, va bene. Ma capiscimi una volta tanto: io non sono tipo da sciroppini. Guardami bene, dovre:Sti trovarmi un po' diverso. ANNA - Ma ..• parli con una certa voce ... Fondazione Ruffilli - Forlì PAOLO• Sicuro. Tu mi credi un buon impiegato. Stanotte non sono un buon impiegato: scalerò il muro. ANNA • Cosa farai? PAOLO• Scalerò il muro, ,Quel muro. ANNA (condiscendente). - Sì? E poi? PAOLO• C'è un giardino di là che mi atti.ra. ANNA (sorridendo) • Sempre uua delle tue. Anche (JUanclo fai il tragico o· lo strambo non bisogna prenderti sul !--erio. Sei come un bambino. PAOLO- Non capisci. ANNA - Andiamo a casa, caro. PA01.o - Anna, è serissimo ciò t·he ti dico, mollo. È vero, come hai osservato, che parlo in un certo modo: sì, sono cambinto, diverso. Può capilare di avere un giorno che non è il ~olito. Per me è oggi. E tu ... Anna! io sono sempre stato zitto ma ·1u mi tradisci da anni. ANNA (per un momento lo guarcÌ<I allibilfl, poi risponde convulsamemc !WIIZ<t rendersi co1110 cli ciò che tucccde) . Cosa osi dire? Cotile puoi? Chi mi hu talunniutu? Ti ho sempre amato tanto d1e non sai neppurn tu come. Dcvi provarmi questa accusa, dcvi provarmelo,. PA01.o • Sì, per,·hè il luo tradimento l"hai t·on:rnmalo A'OII me. ANNA (con una specie di rabbiu "Octtuo.,;u) • Sci pazzo e sragioni. Non ti lascerò più usrire di serr.. Di,·i CO:l-eenormi ,;~nz,1 bat• tere ciglio. Callivo ! · PAoLq • li tuo tradimento l'hai consum:~to l'Ofl mc. on llò per questo in escanclcst'enze, o.!lscrvo il follo (·on di~tarco. ANNA • La mia tesra .. . PA01.o - Le ap1,arenze ... (è interrntln tfo ,lm-' uomini che <1llnw,•r• smw la scena). UN PASSANTE. Dunque, oggi rncrt·olc,lì ...• SECONDO P,\SSA.NTE- Merrolec·lì. lJN PASSAJ\TE ~ Per(·iò, ~iovcdì, venerdì, ~abaM, clomcnit·:1 ... cptallro giorni. SFXONDOPASSANTE• Menlrc l.t volla :,;.corsa... UN PASSANTF-; ... parler.do sempre du mercoledì. era giovedì, venerdì, sabato, domcni,·a, lunedì, marredì, 111en·oledì. Selle giorni. SECONDOPASSANTE• Unna belhi differenza. UN PASSANTE• Una bella differenza (e.,cono). ANNA (<lopo un $ilenzio) - Pdrla, non farmi palirc. Conlinui a scanlonare, e giri attorno alla questione. PAOlO (con J}assione) • Voglio dirti che amandomi debole, vile, sempre uguale, come mi Imi sempre am;to, mi hai tradito e mi tradisci. Ami un uomo cht- io odio. Almeno mi avessi disprezzato per queste qualità negative, mi disprezzassi: no, le cohivi quasi, ti piace avere un marito da condurre per mano. Non hai mai sapulo scoprire in mc c1ualità rispettabili, non mi hai mai aiu1a10. · ANNA - Mi disorienti, non ca1>isco le lue lamentele, così all'improvviso dopo tanti anni. PAOLO- È meglio spiegarci fino in fontlo. Dato 1·he 1,iu1110Foli rigiriamoci tra noi il nostro cruccio. ANNA - Vorrei che t4 .•• PAOLO• Lasciami parlare.- ANNA • Ti lascio parlare ma non dirn cose impossibili. PAOLO• Possibilissime perchè accadono, anzi sono già accadu1e. ANNA • Tante cose acradono ma non tulle importano. PAOLO- Bellissima frase. Dovresti farla scrivere sopra il 1uo le110. ANNA • Concludiamo. PAOl~O- Non domando che di concludere. ANNA - Tu parli per dare aria alla boct;n. PAOLO- E tu. aria alla bocca ne dai troppo poni: le rue parole sanno di rinchiuso. ANNA • Vuoi stare qui fino a <lomattirrn? PAOLO• Domattina quando l'alba spunterà ... c'è una romanza rhe comincia così ... ANNA - Lascia stare Je romanze. PAOLO• Domattina quando spunterà l'.1lba io partirò. ANNA • Partirai?. PAOLO (gigioneggia) • lo partirò per le lont:111e Americhe, io partirò davvero, e sarà per l'uomo innedulo una sorpresa enorme. Ah! Ah! Ah! Come per un bambino che alzi un quintale. ANNA • Non fare H pagliaccio, finiscila! Dimmi, partirai ·o fingi? Non capisco mai se parJi sul serio o per burla. Stanotte io ho paura. PA01..o (c. :,. parla interrompe,ulosi con brevi ris" 11ervo.,;e) • La romanza delle )omane Americhe, le Americhe, le l\u1eriche. L'avventura mi chiama, tra noi due un Oreano, partirò, p.trlirò, andrò lontano ANNA (di scatto) • Vengo anch'io. PAOLO (c • .s.) • L'America sarà per me una lerra nuova da !:.Copri.re, piena di misteri, di avventure, di sorprese, di miracoli: là mi coprirò di gloria e morirò, ah sì! memorabilmente morirò .... Andrò neJJe Jontane Americhe. ANNA (di scatto) • Vengo anch•io! (piglUlndolo /JPr le braccia) Pag. 21
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