fUNZIO.-N[ 0(1l[ATRI-G Telttro-Guf; furmul<t nuova che dh'iene sempre più famigliar<' 1,lla consuetudini' del tefllro i,tltfiww. Lo diverrà sempre più, quaudu i Teatri Gu.j potranno lt-SS1.,mcre funzioni e fisionontitl più precise nel quadro delle ,.uività t,elttrltli del nostro Paese. Sorto dltl seno dei Grnppi Universitari Fascisti, per merito di Giorgio Venturi,.i, il primogenito Telttro Sperime,1tltle di Firenze, che ha oggi riconosciuta In sua nobiltà 11elfo qualifìcn e nelle funzioni di teltJ:ro ,u~ionale dei Gu.f, i primi t:entativi cli wui più cfi!Jus11attività teotrn,/e, non ristrella esclusiva,nente ad espres- _,ioni accademiche e cultu,ra/i, si hanno nei vari Guf d'Italia soltanto ,wl 1936-XVJ. Potremo 11,ui volta tanto toglierci il gust,o ,ti non clrù:mare '' timidi" quei pri,mi tnitati-vi., che sorgevono contro difficoluì ed ostltcoli. Dr, allora i CuJ hanno con1.inurito a fare del teatro: be,·ie e m..ale, saltuariarnente e anche un po' disordùut• twncnte, 1,ffidclli a/fc, furilt di qualche rngnzzo, che 1wcsse cervello e passione di roclersi il feg1uo sulle tnvolè del 1xtlcosce11ico.Ma quat,tro mmi di quesw attività sono stlLfi più che sufficienti a far le prime esperienze ai banchi di prqv<i, 1, detenni,wre, tr<i t1rn1i sbmulwne,ui, certi punti cardùudi, 1, stabilire alcuni legami di comuni veclute. È ginnta quindi 1, b1101~punto fo concorde u0lontrì del/« Segreteria dei Gu.f e del Mù,istero della Culi.Lira Popolare ci niccogfiere i frutti delle prime esperienze, a selezionare e riordi,wrie le energie, nfficlcuufole al/a, collabornzione e 1dw guide, unifì.l'rtlrice di 1111n<ipposita Commissione Nrtzionale. I Te<lfri-Cu/ r>scono così dalla loro in/anzùi; e poichè [a, lor@ è stata infa11:ziu ft•lire e precoce, si pui', avere lt.i cert,ezza, che essi sapnuuio inserirsi ne/1,<1; viu, spesso afla1111osa del t,·<ttro italiano ron lo spirito ·vivac,1 , limpido e fecondo clelùi giovinezza. Si diceva, che a queste scene minori si è volu10 dare, chiam .. cutdoli breu<>1nente Tea.tri-Gu .. f, u1u1, formula nuova e originale. Sia nuovo e originale anche il co11te11Ll/:dOi questi, for11111la. Non o<:corre ne111.1neno dire, se non <1, certi costituzi,0,wli con/usiom,,,-i, corti di 111e11t.e, chl' i Tca.tri-Cuf non, !tanno e non devono <LVPrnient,e di conuu1e col rispettabilissiuto dile110 filodrammct1i,co. Mn occorrcrn wu:hc dire che devono 1tvere poco in comune mrche con cPrle fanne di velleità profes.<ionistic/r.e orienrnte (Il l'Orrente commercio del tecttro. Non si lw nessun bisogno - necurclw ùi <111el/emù,ori città dove il teatro regolare fa pm rnre 11,ppari- ::ioni - che i Teatri,-Guf ripetano, con le manche-volecze inevitabili, quello che fanno i nostri attori cli professione nelle co1npcig11ic e in t,eatri d'eccezione. I TeatTi-C u/ non luuu,o ne111111e11.o c nte loro /0111.lranentale ed esclusiva, fi11ulità quella, ( e pur qualcuno lo crede) di souoporre a.lln prova, scenica, una, nu.ovci rom.111edi<1i, o di offrire acl un aspirante regiSt<Llei possibilità dctle prime prove prntiche e concret-c o di ed11c-1tl'enuovi attori. Che dni Te(ltri-G11f poss(lno uscim nuovi autori, nuovi registi e nuovi (Il/Ori, nessuno lo esclude - ed infatti ne sono già u.,citi. Jlfo al di sopra ,ii tutto ciò è LUt fine bCJLpiù irnportante e sostanzioso, per questi centri di a.flività teatrale, che agiscono nel- /'a,1nbicnt.e dei gi.ovani La1.iversitari e gettano i loro l.iev,ti nelle classi in cui si co,ain.,ui e si ri.nnouctJla c11lt11rrt ,u,zionctle. Sotto qnesto loro pnrticolctre aspetto, di centri rfoi qll(di si diffonde ,u,lle classi colte l',unore disinteressntu del teatro e nei quali si concorre o..llri costituzione di un cli11ui di più sever<L e nppro/onditn culturci teatrale, i Teat;ri-Guf trovano Ili loro ùu:on/011dibile origi,wlità di fìsio,wmifl, la loro precisi• f1111zio111c. Conw q11eslo orientamento spiriwale potrà realizzarsi,, lo si vedrà in pratica; e e, realizzarfo toccherà ai migliori, e, coloro che, lontani dt, ogni velleità person11le, eia. ogni pi.ccolci ambizione, ai Teatri-Guf snpra11110 1h,re un fattivo co11t,rib11todi cuitura, di i11geg110,cri appassiomuo' 1wwrc. Noi po~siamo dire soltanto che q11esl<Lprecis1t fìsiunomi(, i Twtri-G11f potran110 acquistarlct '-' definirla ~e111premeglio ri-volgendo sapran11tto le, /aro lLttenzione al repertorio. I Teat,ri-G1tf non devo110 essere nè freddi musei archeologici, nè sba,ulati raccoglitori di t,nt/o quanto c-ircola, ,norto e vivo, ~ui pcikosct?Jiici. Devo,w essere teatri di polemica,, perchè teatri cli giovani; devono chiudere le porte al peggiore clilet,- tantis,no, che è quello degli spiriti; devono 011porsi, senz<i guardare ;,., faccia 11nessuno, « tutto quanto è ,ii margini dell'arte, ci tutto quanto in arte è /lLlso o inficilLto o è atta,rdam.ento sn posizioni fatte. È proprio qui dove son fncili le confusioni ed è qui che i 1'eatri-Guf devono portare il loro co11trib11to al c/r.iurimento. Contributo deciso è bau1,gtiero, anche se non si tmtti di far banagl-ie con fo gra1u:~s1,, ma di fovorare con seri<i e tenace volontà di rin1wv11111e11tdoei vltlori artistici e spirit1wli. 24 FondazioneRuffilli- Forlì GIULIO PACUVIO VIA CONSOLARE
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