Via Consolare - anno I - n. 9 - agosto 1940

confidenza sulle intime vicissitudini d'amore o se si tratti invece di un esame acuto della com; plessa situazione morale del nostro tempo; e quando ti parlano dell'avvenire e ti p1ospettano la missione dell'Italia, come essi se la figurano, ti vien fatto di chiederti se, dentro, non ci sia an; che un certo sgomento per la vascità dei compiti che toccheranno a ciascun d'esst; individualmente. (}_yello clie si può assicurare è che tutte queste lettere testimoniano per una assoluta liberazione dei giovani dall'ossessione utilitaristica della posizione vista come fine a se stesso, e, d'altra parte, sono la prova evidente della impossibilità di prospettarsi oggettivamente la vita nazionale e i complessi avvenimenti mondt'alt; senza mescolare qualche cosa di personale e di vivamente pas; sionale. Mancanza di vero equilibrio, potrebbe sentenziare il solito he1Zeùiformato delle regioni dello spùùo; deficienza di vera maturicà interiore, quella maturità che permette di rilevare di ogni f Pnomeno il diagramma scientifico. Non ci importa: è stata tanto viltiJesa questa generazione di cosiddetti i1Zquiett; di interiormente ribPllt; qua1Zdo non erano dei falliti riconosciuti in partenza, che ormai non abbiano più suscettibilità per certe clejìniziom: Ci basta che ci salviate il cuore, ci basta che, insieme con not; voi dobbiate ammettere che questi giovani vivo/lo appassionatamellte la loro ora e, anche se non n·escono a cleji1Zù·e con esatta misura i modi della soluzione ciel vastissimo problema della 1Zuova civiltà europeo clze l'Italia deve costruire, pure comprP.ndono che tale problema esiste e che tutto fan/lo affinclzè esso possa, nella maturità dei tempi; essere risolto. Fino a qualche anntJ fa, d panorama della giovinezza, così come esso appariva dal di dentro, a noi stesst; giovam; era o di una completa abulia o cli un pratico orientamento a tutt'altre attività e meditazioni che noll si fossero quelle politiche. O il giovane passava la giornata al caffe, o pensava a fare il bravo medico o l'abile avvocato. (}_yesto, oggi, IZOn è più; per molti almeno, non è più. E l'osservazione a noi basta pPr garantire di tutto un avvenire. Poichè se oggi nuclei vivaci di /{iovinezza afferrano il segreto significato degli avvenimenu; se si appassionano al caleidoscopio della guerra non solo per un istinto battagliero e romanzesco, ma per senso storico, significa che la parte più sensibile, più fine detla nuova generazione ha avvertito la voce della vita tra le pieghe della polemica, e nelle circonvoluzioni del presente, lza saputo rintracciare la linea dell'avvenire. Se oggi sono dieci, domani saranno mille e poi tutta la massa che cammina e non si chiede perr:hè. (}_yesto, credetelo, è molto. (}_yesto avvenimellto di guerra, poiclzè è la guerra che lo ha pro; vocato e che mai nessu!l Bollettino registrerà, è uno dei più importallti della 1Zostralotta. Se 1Zon il pùì importallte e l'essenziale. Perchè, chiederanno i soliti santommast; avete atteso la guerra per decidere di tutto u/l atteg,, giamento, perclzè improvvisamente, da una posizione di decùnante pessimismo, avete ricomillciato a credere non solo ai motivi concreti dell'azione, ma anche . nei' presupposti etici di essa r nella possibilità di affermarli rivoluzionarmente in tutto il mondo? Ma perchè, mentre il passato aveva 2 VIA CONSOLARE FondazioneRuffilli- Forlì

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