~ Finalmente ! La decisione d1 guerra schiude il varco alla più grande storia, lanciando bel'lsaglieresoomente un popolo alla _conquista del suo a.v• veni.re. E' giunta una volta per tutte l'ora delle vendette per le aspirazioni sof· focate, le necessità misconosciute, le ldeal,ità represse, per lo spirito di na-- zionalità offeso centro ognd legge na,- turale e divina. La storia dei popoli non è retta dal• le leggi della statica; è invece pieno dinamismo di eventi, è vitalità di in· dividui, a,:ctore insofferente di rinn<> vamento e di ascesa. Le Nazioni plu• tocra.tlche rion avevano saputo ade guare il loro cammino a questo ritr mo accelerato. Le. realtà doveva presto di.mootrare che esse si trovavano in pooizlone di sfasamento rispetto e.lle forze nuove e rigogliooe, che sorgevano nel seno del vecchio Conti• nente, per rinverdirne le gloriose tradizioni ,per potenziarne le ener• gie, per continuare tutta una storia lucente per civiltà e gt'8lldezza. La Patria fasèlsta ripercorre il solco iloriooo delle sue mai smentite tradizioni guerriere costretta al passo estremo da imprescindibili necessità di vita e d1 sviluppo. Sul tronco vigorooo di una compa. gine rinnovata e rinforzata nel suol organismi si innesta il ramoscello fecondo di una fede che non conosce ostacoli, di una fede che si rafferma sul concetto della disciplina e si esslta nella virtù del combatti.mento, che per noi Italiani è ardi.mento d1 individui e insieme potenza di ma.sse. I.a nostra è una fede che dilaga e ten,cie al vertice della vittoria. Se non a scapito della nootra dignità nazionale poteva perdurare il triste gioco dei vasti siSteml di con• trollo legati ad intenti fiscali, le pre- ,tese di predominio e di OD!lipotenza, convalidate da col06S8ll mire egemoniche su tutto il mondo. Assurto a potenza di Impero, gli I.taliani hanno oggi una precisa responsabilità: quella di dl:fendere la p06iz!one prem.inente conquistata in Europa e di allargare il raggio della propria espansione. Queste aspirazioni non potevano essere costrette entro 11 piccolo ambito consentito dalle pretese democratiche Bisognava spezmre il nodo soffocatore con un colpo reciso, che mostrasse finalmente al mondo, oltre tutte le parole e le l."'Cl"lmina.zioni, la nootlra inflessibile volontà di ottenere giustizia. Il teq.ore, adusàto agll onori del proscenio, non può abituarsi ali' anonimato della massa corale; tanto più se l suoi mezzi vocall sono sui punto del massimo rendimento. E' per queste ragioni evidentissime che oggi getti.a.mo il peso del n~tro intervento sulla bilancia del vasto conflitto europeo so))to da quasi un anno. Marciare; ecco la consegna. Vincere: la parola d'ordine. Dire al mondo che siamo degni dell' Impero e del predominio spirituale; ecco il logico coroilario della nostra azione. L' Italia Mussolinàana dai:à prove strabilianti della propria efficienza bellica sulla terra, sul mare e nel cielo. Affogherà tutte le pretese di popoll in decadenza per dare all' umanità la luce della sua civiltà e delle sue nuove concezioni stata.il. Tutto un. popolo è in piedl ~ 1n testa alla schiera eroica sono i caduti d1 tutte le iuerre. Con tali incommensurabili paitrimoni materiali e spirituali la vittoria sarà certamente nostra. La gioventù universitaria, arlstocra,- zia di un popolo rivoluziona.rio, rinvigorito nel cllma eroico del Fsscismo, domanda il privilegio altissimo di combattere in prima linea. Non_si può, non si deve negare ad essa questo diritto. B. M. MILIT Ohi canterà l' epopea di quest• umile compagna del fante combattente, di questa amica di caserma che si tra:s'ferlsce con noL nell<lemarcie, si macera sotto ~a piog,gia, rinViene sotto il sole, ti c,rea attorno al capo una nuvola di sogni da bearcisi a sera ? MiiUt. Nome dinamico, nome d' assalto. Ne1le soste breVi, neli.' attimo precedente l' assalto · decisivo tu dài l'ebbrezza, dà! una scossa al vecchio cuore, ri- -- ~~ ((,- \.JN ·•0o111 OI\ON. A, (1U I.I ,u•ff '"o , .. ,ao . . ,.., ....u. -=- chiami atlHamente gli anni passati, le gioie e 'le speranze, stagli neUa lonta,nanza il volto del•la Patria. Noi sentiamo le mani stringersi a pu~o. le dita contrarsi. Tra poco queste dita strapperanno a,l nemico le sue armi fumanti. Direttore.- PAOLO SILIMBANI - Responsabile.- BRUNO MASOITI - Redatore capo: ARMANDO RAVAGLIOLI TIPOGRAFIA DEL LITTORIO - FORLI FondazioneRuffilli- Forlì
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==