Via Consolare - anno I - n. 5-6 - aprile-maggio 1940

La lotta politica ■ Italia 1 tre volumi de La lotta politica in I talia, sebbene siano stati da molti designati come il capolavoro di Alfredo Oriani, tuttavia, nel tempo in oui apparvero alla luce e per parecchi anni di poi, non trovarono nè critici nè lettori. Molto· si è scritto e dii,cusso, specialmente dopo la morte del Casolacco, intorno a quest 'opera ponderosa, in cui l'Oriani, contrariamente a tutte le norme degli storici di professione, pose il problema della nuova Italia. Tutto il vasto panorama della vita italiana, in un lungo periodo millenario, si squaderna nei tre volumi della lotta politica; dall'idea universale di Roma e della Chiesa, - due far.i che illuminano il mondo dal Campidoglio e da San Pietro, - fino ai primi nootri tentativi in Africa, attraverso le antitesi storiche del guelfismo e del 1ghibellininmo, dei comuni e .delle signorie, delle repubbliche e delle monarchie. L'opera è tratto tratto solcata da lampi violenti che rompono le tenebre dei tempi più neri e illuminano le vicende incrociatisi, sulle quali emergono, con potenza di attrazione e vivissima forza spirituale, le figure individuali dei grandi personaggi del passato, da Dante a Carducci. Perchè gli Italiani dalle molte vite potessero, quasi direi, mirarsi in questo specchio veracissimo e spietato, e, fatti consapevali del loro VIA CONSOLARE FondazioneRuffilli- Forlì di grande passato e vergogno,31 del loro presente abbandono, ritornassero ancora a credere e a sperare in se stessi, Alfredo Oria.ni trasfuse nell 'opera il soffio della sua ipai,- sione patriottica e la riscaldò con l'anima sua vibrante della fede nell'ideale. « Libro triste e terribi~~ », lo definiva l'autore medesimo; libro, in cui egli stimola le riposte energie della razza, e, abbracciando in una mirabile sintesi passato presente e futuro, studia e scruta profondamente il processo della nostra formazione unitaria, e con esso la genesi dello stato attuale. Quanto amara fosse la disilluisione patita da Alfredo Oriani per l'insuccesso completo de La lotta politica - che nessuno, come egli affer- .mava, aveva mai voluto leggere, e di cui le ultime centinaia di copie aveva dovuto i\lendere in principio del 1909 ad un libraio da panchetto sotto il portico della morte a .Bologna - ogp.uno potrebbe ,vedere nelle molte lettere esasperate e disperate scritte da Faenza, dal Cardello, da Roma, a parenti ed amici, durante i mesi in cui egli tentò -tutte le vie, ndbili, s"intende, e dignitose, per lanciare la .iua opera. Come se fosse stato profeta, tri•ste profeta in verità, ~gli aveva posto come epigrafe sotto il titolo del suo libro il motto superbo di Keplero : cc Il mio libro aspetterà il suo lettore ». L ·aspettò un pezzo, e solo dopo la morte del Romagnolo cominciò a trovarlo, e ne trovò poi uno dei più attenti e dei più acuti nel futuro rinnovatore delle fortune della patria, in Benito Mussolini, che con queste solenni parole esaltò la gtandezza del libro: cc Quella storia d'Italia così accidentata e tormentata, che è tutta un seguito di guerre civili e di rivoluzioni, quella storia che a taluno può apparire misteriosa e paradossale, a noi fu chiara e apparve logica, di una logica formidabile, attraverso i volumi della Lotta politica. Ci ,siamo nutriti di quelfe pagine, e conside- ·r,iamo Alfredo Oriani come un poeta della Patria, come un esaltatore delle energie italiane». 3

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