Via Consolare - anno I - n. 3 - febbraio 1940

terpretazione pirandelliana ; a posto l' A~ostini, Durantini e Sermonti. Ha chiuso la serata « Felice viaggio» novità di Thornton Wilder, di cui dobbiamo a Gerardo Guerrieri la regia e la traduzione dall' inglese. Thornton Wilder possiamo considerarlo, almeno in Italia, il più geniale ed intelligente autore teatrale americano. Anche in questo « Felice viaggio » (Te Happy journey to Trenton and Camden) l'autore sembra ricordarci con la medesima formula scenica della « Piccola città» (Our Town), che, per la dignità artistica del teatro, occorre tener presente il primato assoluto del testo nei confronti della scenografia, dei trucchi e del convenzionalismo scenico, sostituiti dalla fantasia integratrice dello spettatore. Si tratta di un viaggio in automobile da Trenton a Camden di una famigliola borghese americana che va a trovare una figlia sposata. :È la madre che conduce la conversazione rimproverando marito e figlioli con discorsi semplici e comuni, ma è proprio da questa semplicità riposante del luogo comune che si crea l'ambiente del lavoro raggiungendo, in alcuni momenti, vertici d' intensa sincerità. Molto bene Giulia Masina nella parte della madre, Nada Seresi nella parte della figlia sposata, il Nicoletti, la Bonansea, il piccolo Marabini, e lo stesso Guerrieri nella parte di :regista• corifeo. Semplice e di buon gusto la scenografia di Eugenio Rossi ed costumi a cura di Christel Immelen. .VIA CONSOLARE FondazioneRuffilli- Forlì Il successo, come ripetiamo, è stato vivissimo : non poteva mancare un riconoscimento più incondizionato a tanta serietà, impegno e passione: Se si dicesse agli elementi del Complesso Drammatico di questo piccolo Teatro Stabile, che sono dei bravi dilettanti e dei bravi fi. lodrammatici, prenderebbero la classifica certamente come un' ingiuria : essi - e ci tengono a dichiararlo • non si divertono a fare del Teatro, ma fanno decisamente il Teatro. Signi Flcato dello spettacolo Perchè « Via Consolare > , mensile di intonazione politica, concede tanto spazio aUa discussione dei problemi dello spettacolo - teatro, cinema, cinematofonia radiofonica ? L'uomo pronto a colpirci non si af fretti a dire che è l'odierna manìa spettacoli.stica,indice di supeifu:ialità e di incapacità a dedicarsi alla introspezione, a farci muovere in questo senso. Non ci accusi di mondanità festaiola, considerandosecondario e complementare il problema dello spettacolo nell'ansia degli odierni quesiti. Avete compreso la posizione umanistica di « Via Consolare > ? Essa vi dice che il più alto valore dell'ordine umano è la politica ; ma il concetto di politica noi vorremmo che fosse restituito a comprensioni più vaste, ad abbracciare l'intero ciclo espressivo dell'uomo, perchè altrimenti cagioneremmo lo sviluppo anarchico dei germi umani che escludessimo dalla nostra zona d'interesse. Politica, non solo e non tanto quella organizzata in sistema amministratfoo o circostanziata di dati diplomatici, ma la scienza del complessoumano ; valorizzazione dal singolo fatto dell'uomo-individuo, come dell'uomo-popolo e magari dell' uomo-umanità. Fascisticamente,politica e movimento umanistico si incontrano nella nuova sintesi che è data da questa propo-, sizione : la politica non può essere senza fondamento sul fattore umano e uomo non può formarsi completo e armonico nel rispetto dei suoi simili e della legge universale senza riguardo alla forza e al significato della polis. Lo stato etico deve promuovere l' incontro fra i due termini. E che cosa di più utile allora per fare nascere il senso della fusione popolare senza cadere nel parossismo del gregge umano, che fare constatare al popolo la sua intima comunanza di sentimenti, la solidarietà dei suoi membri, non imposta da principi coattivi, organizzativi, esteriori, ma movente da commozioni interiori, irrefrenabili,per cui tutti si sentono uguali e fratelli restando ferme le leggi della gerarchia spirituale, secondo le quali su una stessa nota è concessauna grande varietà di toni ? E dove questo può meglio avvenire che nel teatro, inteso come « fatto • artistico e come ambiente materiale? ( Anche nel caso della cinematofonia, teatro radiofonico, quellafunzione non si perde,per: chè la radio per sè stessa, per il modo con cui ci è entrata nel sangue, noi la sentiamo istintivamente come squisito mezzo di comunioni spirituali). Sottoporre l'uomo alle alte tensioni ideali; mostrargli, fra le tante strade· della vita, quelle dell'onore, della carità fraterna, dell'amore eroico di Patria, ci pare bello e degno e sacrosanto. Così - e forse di più - come lo studiare il modo di assicurargli più pane e di fortificare le armi. Perchè prima si deve assicurare lo spirito e il resto verrà dato per soprappiù. BENVOLIO 23

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