verbera sul volto dolcissimo della Vergine, la quale pare sorpresa nella lettura dei testi 3acri, sull'Angelo inginocchiato e sulle testine dei cherubini, che forma no ghirlanda sull'alto della scena. Sullo sfondo con rupi elevate a sinistra domina la luce diffusa del cielo, che ha pallide sfumature giallognole. La « Madonna col Bimbo tra due Santi » , ci presenta una intima scena che si svolge in un elegantissimo portico a colonne corinzie : vi troneggia la vigorosa immagine di Dio ; bello è pure il contrasto tra l'aspetto fiero di S. Michele Arcangelo VIA CONSOLARE FondazioneRuffilli- Forlì e quello assorto di S. Giacomo. Opere notevoli sono pure il « S. Antonio fra S. Giovanni Battista e S. Sebastiano » nel quale si notano accenni di scorcio nelle teste dei due Santi, e « La comunione degli Apost.oli ». Il Palmezzano è un pittore strettamente quattrocentista e sopraitutto provinciale, e come tale non ha potuto non solo ampliare e continuare l'arte melozziana, ma nemmeno toccare le mète che il maestro aveva raggiunto. Nel suo provincialismo che gli tolse forse la possibilità di rinfrescare e di rinnovare temi ed ispirazione sta il limite della sua arte che invece avrebbe potuto ottenere risultati ben maggiori giacchè possedeva elementi atti a suscitare il successo se sfruttati con intelligenza. Persino il colore, che nelle prime composizioni era fine e smaltato, diventa poi grossolano ; le figure non hanno quasi mai carattere di verità e il paesaggio stesso è trattato in modo da denotare mancanza di senso della natura, come se l' artista fosse stato sommerso dal ripetersi dell'artefice. Per tutto ciò l'arte del Palmezzano non rappresenta che una pallida eco di quella dell'altro maestro forlivese, il Melozzo. 15
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