A proposito della Attualitàdi Oriani Un critico recente, dopo di aver analizzato con acutezza, ma anche con tortuosità capziose, tutta l'opera di Alfredo Oriani, annota co~ ironia abilmente nascosta : E tuttavia non ajf ermeremo che Oriani sia, come si dice, un pre -fascista. Il fascismo non ama nè i solitari, nè gli spiriti irati, nè i tormentatori di sè : è fede e certezza operante. Oriani con le sue lunghe gambe, non andrebbe a passo nei ranghi. Egli resta della sua generazione. (G. B. Bianchi - A. O. - la vita - Principato, 1938, p. 242). Certo Alfredo Oriani - non per nulla l'hanno detto « Il Soli taiio del Cardello » - è uno spirito indipendente, chiuso in sè e contro gli altri : egli quindi meno si adatta al tempo in cui si trova, ama rifugiarsi e spa• ziare con la mente nel passato, desidera, aspira, presentisce il futuro; e ingenuamente, si può considerarlo sempre un epigone o, a volontà, un precursore. Un epigone, che, per disperata impotenza o per demoniaca fa. talità, si sente nel petto la volontà degli avi, ma è indebolito dall'uso delle energie che _essi hanno fatto: un precursore che, per mistica profezia, vede un futuro migliore, ma non può per nulla anticiparlo, nemmeno pensare di contribuirvi, di giungere ad esso. E, tantàleo tormento, quando 30 FondazioneRuffilli- Forlì alza la voce per richiamarlo, esso sembra essere sempre più lontano. E, dunque, l'uno e l'altro, ma rimane sopratutto un ribelle, che deve come tutti i ribelli - deve averlo detto lui - trovare la propria giustificazione nella storia e vuole negare il presente con la speranza del futuro. E nel suo tempo, con le sue miserie, è nel passato o nel futuro - per noi presente - per certe idealità maggiormente vissute, ma è specialmente, anche, per i retori, di ogni momento e di ogni giorno, e per i negatori di ogni affermazione, assurto ormai al di fuori di ogni tempo per il suo pensiero. L'ideale bellezza della sua immagine non. è l'opposizione al suo secolo, non è la profezia, ma l' italicità della sua figura, quel contrasto mirabile per cui la macchiavellica praticità del suo pensiero si confonde con l'ingenuità fanciullesca e l'onestà giovanile della sua vita, per cui l'immoralità v.iolenta di « Al di là » si oppone alla castità della « Disfatta », per cui la « Lettera a Giuda» si trasforma nell'appello della « Rivolta ideale ». Egli rinnova ancora il tormento dell'anima umana, tante volte espresso meravigliosamente dagli uomini d' Italia, per cui la perfezione non è l'equilibrio comunemente chiamato tale, ma quel punto dubbio fra la sicurezza e l'incertezza, fra l'apollinismo e il dionisismo. Ma,• se rimane l'esitazione di fronte al fine, l'azione è decisa. E inconsciamente si definisce anche la meta umana della vita. !i};uindici tiiette Contando sulla sensibilità e sull' interesse culturale di tanti camerati l'Amministrazione si è permessa di inviare loro il primo numero di « Via Consolare » • L'ottima accoglienza che la stragrande maggioranza ha fatto al fascicolo ha detto che la scelta. era stata buona. Moltissimi abbonamenti ci sono già pervenuti, altri stanno giungendo mentre andiamo in macchina. Non sono pochi coloro che versano la quota sostenitrice e di benemerenza. Ci sentiamo veramente in dovere di ringraziareper questa cordialissima adesione che ci conferma la bontà. e il significato del nostro intensissimo lavoro. L'Abbonamento annuo costa sol-- tanto q;uù1,diei ti'be e dà diritto a tutti i numeri arretrati. I pochi che ancora non hanno trovato modo di fare pervenire la loro quota di abbonamento vogliano farlo al più presto o direttamente all'Amministrazione della Federazione· dei Fasci di Forlì o mediante il conto corrente postale N. 8-7260. VIA CONSOLARE
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