La Voce di Molfetta - anno II - n. 9 - 4 marzo 1951

, I Lo scopo delle disp~te e ~ LJlVDJ:E delle discussioni non deve essere la vittoria, nia il -per– fezi-onamento di noi stessi. J. Joubert ' SETTIMANALE DI V I T .A C- I T T A D I N A 4 Ma.rzo 1051 - Anno II, n. g,, Redazione e Amministr. Molfetta. - Via. Gia.quinto, 2 "3- Tel. 12-52 .. Abb. (e/e. posta.le 13/5671 Annua.le L. 1000, semestrale L. 550, per l'Estero dollari 3 - Una. copia. L. 25 - Sped. in Abbona.mento postale {Gruppo II) La Congiura del silenzio IL PROlEMA DEL DAZIO aumento del consumo nel 1950 è semplicemente paradossale: si tratta di un aumento mensile medio di hl. 356,45. Se dobbiamo dire la verità, la volta scorsa credevamo di aver detto parole dure, da far risuscitare i << morti », e per questo abbiamo atteso con una certa ansia i segni de11a resurrezione. Invece nessun sintomo di vita. Sarà la quaresima ; e questo nuovo genere di astinenza, il silenzio, è una prova molto si– cura che la moralità e il buon costume, checchè ne dicano i ma– ligni, sono ancora assai diffusi. Ma dobbiamo riconoscere in que– sta tattica ostruzionistica e in tutte le a I tre manovre squisitamente gesuitiche, intese a costringere al. silenzio questo giornale, una espli– cita manifestazione di « beiligeran– za > verso di esso. La, Voce di Molfetta voleva es– sere. soprattutto la voce di chi rappresenta e amministra la città ma poichè costoro tacciono ( e il loro si 1 e n z i o è eloquenttssimo ), Molfetta, parlerà con la voce dei suoi cittadini che non hanno ve– ste ufficiale, ma che non sono sordi nè ciechi, nè fessi. E così: Ct uesta Amministrazione passerà ai posteri come la più silenziosa che la sto– ria del nostro Comune abbia mai conosciuto, e il sindaco del silen– zio si sarà fatto un titolo difficil– mente uguagliabile per dirigere un istituto di sordomuti. Noi continuiamo per la nostra via ; e siccome la • campagna · sarà lunga e faticosa, e « l'inimico i) fa conto di prenderci per stanchez– za e per esaurimento delle muni– zioni, abbiamo aileggerito il no– stro bagaglio per essere più liberi e spediti nd movimenti. Nello stes. so tempo crediamo di aver soddi– sfatto almeno in parte con la nuo– va veste editoriale le esigenze . di ,. coreografia ·, fermo restandot ed é bene che si sappia, che quanto la Voce perde di . volume, tanto acquista di spirito combattivo. Ciò non di meno, rinnoviamo ancora una volta l'invito a tutti gli uomini di buona volontà per una collabotazione costruttiva e concreta, lasciando stare la politica ~ ideologica », prospettando pi ù umilmente, mà anche più utilmente i problemi cJ•a\ftni attuali, sper– soncllizzando quant'è possibile le questioni, per dimostrare cf\e .. un g~orn-ale può ancora trovare l\ella tutela dell'interesse comune un a · ragione sufficiente ptt nascere Stralciamo dalla relaz1·one /atta al Consiglio nella seduta del 16 u. s. dalla ' consigliere Elena Finocchiaro Ger- mano, gli elementi tecnici ed econo– mici di maggior rilievo e li pubhli– clziamo, affinchè i lettori: possano a-vere un quadro completo della s-ituazione del Dazio. « Affermavamo che considerata l'esiguità nomerica del personale, la vigilanza doveva essere ridotta a tali termini di minorazione da ritenersi, di fatto, quasi nulla. QueIIo che noi avevamo intuito ci viene attt.talmente documentato dalla re– lazione del Sindaco. Infatti, le con– travvenzioni, fatto il p'aragone con la gestione precedente, in un se– mestre sono· scese da 133 (2. ~eme– stre 1949) a 74 (2. semestre 1950). Nè giova riportarci i totali delle ammende riscosse L. 202.000 (2. semestre l 950) contro .L. 1 ~4.000 (2. semestre J 949). Sono da farsi, infatti, due osservazioni: 1) Nelle 202 mila lire segna te · nel 2. semestre t 950 sono da inclu– dersi le contravvenzioni applicate a Corrieri Antnnio il 3-6-1950 per L. 30.000 ; Camporeale Mario il 3-6:.. J 950 per L. 20.000 ; Losito Antonio il f 2-6-1950 per L. 30.000 per un totale di L. 80.000. La quale attività e i quali risultati non mi sembra onesto attribuir~ alla dili– genza dell'attuale gestione poichè la cifra effettivamente realizzata , nel 2. semestre 1950 per multe e I ammende riscosse è di L. 122.000 e non già di L. 202.009 come da prospetto.• 2) E' negli obblighi dell' Ammi– nistrazione controllare la propor– zione in cui vengo~o applicate le penalità. II regolamento d e I l e I.I.e.e. , art. 55 e art. 59) impone una proporzione ne Ile penalita che va da 1 a 1O volte I' imposta cui si. è tentato di sfuggire. Se i dati in nostro possesso sono esatti, per quei pochi casi di cui ci siamo potuti occupare, si può rilevare che la proporzione predetta non viene .affatto rispettata. Al-sig. A li egretta Gaetano per una contravvenzione su Kg. 20 di ricotta salata (l' im– posta relativa è di L. 19,50 al k~.) è stata applicata una multa di .L. 5.000. AI sig. Annese De Palo, per l'evasione di un'imposta di L. 190 su latticini è stata applicata una multa di L. 3.000. AI sigrior Cipriani Nicola per L. 12 di ar~n– ciata (l'imposta è di L. 10 al litro) ~ stata applicata una multa di L. 5.000. E' giusta la san.zione per E' pazzesco ritenere giustificato gli evasori ma essa deve essere da un qualsiasi fattore economico contenuta entro i limiti legali e O sociale un simile aumento. E' non affidata alla disèrezione o allo , . . più facile dedurre che nella prece- z.rbitrio di un _appaltat~re. · dente gestione enormi quantità di , Ed or~ passiamo all esam; delle I vino furono sottratti ali' imposta. si.ngole ~d~e .segnal~te dal Sindaco Questa ipotesi è comprovata anche a_i Consigh~r~. La_ ~dfereJ1za effet- dalla osservazione complementare tiva fra gli ~ntroih del 2. semestre che negli ultimi giorni de:Ila ge– J 949 e quelli dd 2. semestre J950 stione INGIC numerose contrav– sarebbe di L. 1.971.254 a vantaggio della gestione Anemone. A · me pare infatti che non possa attribuirsi alla diligenza dell'attuale app.:\Itatore Ja differenza di lire 2.302.426 ec:onomizzate nelle spese di gestione per il quadrimestre lu– glio - ottobre 1950 se si pensa che essa è stata economizzata sulla fame cl 47 famiglie. A chi bene consi– deti, le spese di gestione aftuali, fatte le debite proporzioni, sono ben più gravose di quelle prece– denti. Analizziamo invece i raf- 1 fronti statistici delle I. I. C. C. ri– scosse per ciascun mese del 2. se– mestre 1950. E perchè ben si af– fermi il significato di quanto di– remo è bene tener conto che non lodavamo la gestione I.N.G.I.C., · ma la ritenevamo insufficiente tanto che ci opponemmo alla sua ricon– ferma. I prospetti statistici da noi stu– dia ti ci hanno rafforzata la con– vinzione che 1' I.N.G.I.C. aveva una gestione difettosa; ma dall'al– tro canto ci hanno convinto che la funzionalità della gestione Ane– mone è meno efficiente di quella dell' I.N.G.I.C. Siamo caduti dalla famosa padella nell'ancor più fa– mosa brace. Chi analizza infatti le singole voci dei raffronti statistici delle 1.1.C.C•.nelle divisioni mensili nota immediatamente una profondissima insufficienza dell'attività di con– trollo dell' I.N.G.I.C. nel settore vini, tanto sorprendente che la stessa Amministrazione avrebb,e do- · vuto notarla e, se fosse stato il e a so, prendere i {,rovvedimenti necessari. Nella voce •· vini comuni• c'è una differen.za di quantità assog– gettata all'imposta di hl. J 733,99 per un importo di I • t.260.392 f nella voce • vini fini • una diffe– renza di hl. 26,29 p_er un importo di L. 78.870 ; nella voce • mosto • una differenza di hl. 341,90 per un importo di L. 236. J 68,80; per un totale di hl. 2.138,71 e per un importo di L. i: .575.430,80. Non è chi non veda come Io venzioni per evasioni in questo settore furono elevate dalla Guar– dia di Finanza. Esaminiamo il prospetto del mese di luglio. Una differenza in attivo di L. 86.434,65 per la gestione Anemone, largamente coperta dalla sola imposta sui vini comuni e fini am.montante a L. 370.250 in più per il luglio 1950. Se ne. deduce che le imposte applicate su tutte le altre voci, nella loro complessità, sono in tutta diminuzione. Mese di settembr_e: una diffe– renza di ,L. 312.355,10 largamente coperta da una imposta sui vini riscossa in più nel i 950 per lire 399.5J8. Me~e di' Ottobre : differenza in attivo di L. 230.776,35 largamente coperta da una imposta sui vini riscossa in più per L. 670.313. Mese di · novembre: differenza riscossa in più di L. 1.093.468,20 coperta dalla nuova voce inaspri– mento energia elettrica entrata in vigore col 1. agosto t 950 e dalle solite, questa volta minime, diffe- renze sui vini. Nello stesso mese entrano in vi~ore nuove tariffe: acqua mine– rale, arancianta, altre bevande. Mese di dicembre: la gestione attuale è in passivo di L. 29.865,35. E ~olo questi elementi potrebbero bastare per testimoniare la insuffi– cienza dell'attuale gestio~e. Ma si ..potrebbero fare altre considerazioni atte ,a comprovare la disfunzione dei servizi. Per es. nel complesso c'è una notevole diminuzione nelle cami per le quali è facile la ma– cellazione clandestina. J376 quintali in meno di pecore, capre, agnelli e capretti ·macellati per un totale di L. 462.326 riscosse in meno nd 2. semestre t 950 ri– spetto al 2. semestre 1949. E questi elementi .è.i paiono ab • bastanza indicativi pet' continuare fa esposizione. Ci sono ora rilievi di secondaria importanza da fare. Per es. la tassazione sulle carni salate che sino al 30-6-t950 era di L. 3.200 al Q.le fu specificata " '-

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