UOMO - Anno III - n. 4 - dicembre 1945
Rosa11i:ola fnggì dal rosso macchiò di rrioia le lunghe 111ani, o flagra11/edi fantasia u vestila di rigali110 ... e pare nato all'ombra dei «Sepolcri» questo·: Tullo di 11oigran /e111po ebbe la. 111orle.) dell'intera raccolta non resiste che qualche ,·erso e questi tra i più fermi: Sjmraro110 dalla 11ebbia co11tu/li gli occhi dei poi,eri co11/rol'rter11ilà. ÌIIa potrebbe 11011 essere incauto risalire almeno alle intenzioni del poeta. a quel movimento mani– festo in alcune frasi (ricordo quella Lettera a Giu– lia. così trasparente) e scusarne la metamorfosi nel tempo della poesia. Un argine così acuto separa il frontespizio cli quest'ultimo libro dalle pagine. la loro dichiarazione dall'impegno così accorato che ora Alfonso Gatto trnsporta sulla sua via d'uo– mo. che se c'è un equivoco deve essere crudo e co– mune a non pochi. Se era quel tasto d'amore oggi così necessario per vive1·e con gli alt1·i e per gli altri che il poeta voleYa segnalare. l'errore sani più grave. Non si arriva con propositi ormai vinti (insegni l'itinerario umano di Eluard) a muovere oggi una ribellione quando essa. placata nelle nostre mace– rie. non è più necessaria. senza rischiare d'essere in ritardo sulla nostra storia più viva. Manca allora K6
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