UOMO - Anno III - n. 4 - dicembre 1945
canto: un 'ansia giovane pareva dovesse muoverlo ad una sua singolare ricerca: bnl:::odal/i>mir ll/n11i r nrllo spn:::io ·111i nf/>011to. e più completamente (nella nascosta scia cli una reminiscenza pascoliana): In lrrra soffre 11rlco11fi11r 011sioso di gi1111rrrerol ·ue11/oa/In ro111ila i111111(1gi111' dr/ mondo silr11.;;ioso. Ton una annotazione particolare (al freddo dt og11icasa) sulla ~oglia di una sincera povertà (E' 1111do il mondo 11n'altra ~ 1 0/ta) ci aveva commos. o il limbo silenzioso dei suoi morti. l'aria immota. senza venti e senza grandine, attorno alle sue tombe bambine: un dolore già lontano di cui non restava che l'eco canora nel colorato silenzio dell'Isola nau– fragata in « un presagio di marr »: !sola calida d'oro di morir nr111011iosa ro11adi l'oblio r silr11zio rapido e p11r rtcrno dissolvi. Una « morte clorntn. ». questa di Gatto, scoccata in un gesto dehole; commossa del suo ricordo; una morte che non domanda e alla quale il poeta non offre che il suo accoramento. Anche il paesag– gio tutto tramato <l'ombre e senza lineamenti pre– cisi S:adagia quieto in questa atmosfera: i7
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