UOMO - Anno III - n. 4 - dicembre 1945
nozione per me Yalida solo se tramutata in amore, a costo di qualsiasi «conversione». Ì\fa là dan·ero è mancato il rischio se. trovato un mondo illeso e una materia che. rinnovata, spa– lanc~va ogni ,·ia. la si è instradata in un gioco sot– tile. ingannati dall'aria nuova che la pagina scò– prirn. ~leglio sarebbe stato preferire alla speranza anche troppo e,·idente di Valéry (Tout peut naitre ici-bas d'une attente in/inie) l'invito più intimo di Pascal e buttarsi su quel sentiero: oggi 111cno lontano dalla 11le111oriaumana e 111enoamaro sa– rebbe stato l'esito cli quelrinchiesta. Perchè stac– cata dalla sua possibilità più vera. rivoltone il iuoco sulla ripetizione cli una cifra che restava paurosa ai margini. preferito il «poetico» dell'i111- 1i1agi11eal « lirico » del proble111a, si è .svalutala l'essenza della Poesia e la sua alllbizione: e così l'artista dimentico della scala ontologica che aveva tra le mani. ha rotto ogni rapporto con Dio e con gli uomini, contento della sua solitudine algebrica. Ho detto rapporto con Dio e con gli uomini : ceco i termini probabili della ricerca, gli estremi ,·crticali che comprendono la notizia di Poesia. misura questa anche del nostro alllore vale a dire dei nostri lillliti Ulllani. Problema dell'anima. la Poesia già precede con le sue domande la nostra vocazione: ed eludere 11011 vale. L'impegno è serrato e vi sta in fondo una risposta che si può rifiutare ma non ignorare. ,1 costo di ignorare noi stessi. Proprio nella dignitù cli questo cammino sta la vitalità ciel nostro testo se (Yalga il richiamo di Bo) « il valore di 1111 test<) dipende appunto dal suo grado cli vita. dal modo 75
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