UOMO - Anno III - n. 4 - dicembre 1945
parete erano alcune stampe; alla mia destra, in una zona quasi buia. era uno scaffale pieno di libri. I libri erano rilegati in pergamena, vedevo luccicare le costole. Non sapeYo dove indugiare con gli oc– chi e, nello stesso tempo, sentivo la necessità di non perdermi in gesti inutili. Mentre pensavo: « Come è difficile comunicare con un altro uomo», dissi ad alta voce: « Non le interessa nemmeno la verità di Giulia?». « Nemmeno quella cli Giulia» sentii dire. << Nemmeno la mia?» dissi ancora. Damerio spostò un libro eh 'era sulla sua tavola. levò dalla cartella cli cuoio un poco di cenere o di po!Yere. con un gesto stupidamente meticoloso. Fui sul punto di credere che il nostro vero colloquio potesse cominciare. ma l'illusione durò soltanto un attimo. Impaziente. gli dissi: « Non le interessa dunque nemmeno la mia verità? Le ho eletto di una colpa singolare. di una colpa che pesa sul mio animo. Io non potevo perdonare». « Le rispondo francamente di no. Nemmeno la sua verità mi interessa». Mi sentivo invadere eia un gelo che paralizzava sempre più ogni mia capacità cli reazione, persino paralizzava il mio odio. A vern in comune la dispe– razione. « La disperazione - mi dicevo - do– nebbe farci compagni ». Con tale speranza dissi ancora una volta: « Perchè dunque non le inte– ressa la mia verità?». « Oh - disse Damerio con un controllo della Yoce esasperante - la sua verità è legata a quella cli Medolago, quella cli Medolago a quella di Giulia. Ecco - concluse quasi distrattamente - le ho I I
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy