UOMO - Anno III - n. 4 - dicembre 1945
un 'arma pericolosa. Von'ei raccontarle lutto con ordine. ma non serve». « Non serve?» dissi. « Dico che non sen·c alla veritù della nostra storia. Anche la verità è inutile. Ho riflettuto a lungo sulla nostra storia e su quanto sia ormai inutile la sua verità. Giulia diceva: "Lo ahbiamo offeso''. ma io credo che non si debba parlare di offesa. i\Ia Giulia diceva così. Undici mesi ho Yis– suto con Giulia». « Sì, vada avanti.» gli dissi. « Undici mesi - esclamò Medolago con uno scatto della voce quasi si sorprendesse di non aver– ci pensato prima -. Ma le ho detto che non serve raccontare con ordine. Abbiamo \·issuto male, il sopruso dopo qualche settimana non ebbe più ef– ficacia. Cominciò allora la mia umiliazione ed an– che cominciò allora il martirio per Giulia. Fu una vita infelice per entrambi. Come dire? Tnfelice per elezione. Nei litigi non riusciYamo a stabilire di chi fosse la colpa perchè, mi creda. non esisteva una vera colpa o, se esisteva. non era imputabile a me o a lei. Mi capisce? Alcuni fatti non hanno verità, è disperante». Nello sguardo ciel mio visitatore scorsi l'acerbo sentimento cli verità che è nell'animo cli chi si de– cide a confessare un delitto: lo direi. adesso, un lampo che non teme più nessun ostacolo, che ci sorpassa con qualcosa cli spavaldo e di dolce ad un tempo. « Un uomo disperato » pensai ed ebbi la tentazione di fuggire. Immaginavo il corridoio, la scala, la stanza da attraversare al piano terreno, e poi la strada d9ve potevo ancora essere. libero .. Mi
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