UOMO - Anno III - n. 4 - dicembre 1945
fitto basso. cli calce. dipinto in celeste. la pittura raffigurava 1111 ciclo primaYerile con qualche nube negli angoli. « Una ispirazione - continuò con Yocc sempre cal111a- 111iha suggerito di ricor– rere alla sua bontà. Sono qui per chiederle soc– corso. per sentirmi liberato da 1111 ri111orso. lo 11011 so se sarà possibile». « Dipende eia noi » dissi alquanto meccanica– mente. « Le dovrò ricordare fatti dolorosi. Fatti che la riguardano molto da vicino. Sono qui per umi– liarmi davanti ad un uomo». <<.\<l un uomo? Di fronte a me?» dissi. « Tre anni fa. quando venni a B*** per dare un concerto. lei era fidanzato - clis~c il mio visita– tore. con tono quasi diYagatorio. ad ogni modo sernp're con Yocc spenta che pare\·a pc;·dcrsi in u11 111onologo. - Di questo elevo parlarle». Senza fingere lo guardai con rneraYiglia. Era seduto. teneva le 111ani sulle ginocchia, la testa bassa. I .a testa face,·a una macchia d'ombra sul pavimento. Era vc~tito 111ale.la giacca dalle ma– niche troppo corte e stretta. probabilmente 11011 sua. Guardando l'ombra che faceva la sua testa sul pa,·imcnto mi cliceYo: « Una storia cl'a111ore. Una stupida storia che non mi riguarda». Allora successe un fatto alquanto increscioso. Lo strano visitatore si 111isea piangere con tale prontezza che pareva eseguisse un comando. Pian– geva con pudore e forse con Yergogna. scotendo appena la schiena e portandosi di quando in quan– do le mani sotto agli occhi per togliersi le lagrime. Era curioso come quel pianto soffocato bastasse
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