UOMO - Anno III - n. 4 - dicembre 1945
la loro posizione stia sopratutto nel fatto che in essa coesistono, da un lato, una aspirazione morale e sociale, cui un entusiasmo generoso attribuisce un carattere mes– sianicamente esclusivo, e una formazione di pensiero o d'arte aristocratica ed indi,-idualistica, conforme ai ca– ratteri della cultura moderna (e ravvisiamo infatti tra questi amici alcuni dei nomi più rappresentativi della letteratura e dell'arte giovane). Ora, fra l'una e l'altra di queste due zone di interessi spirituali il passaggio non è agevole. Istituire un paral– lelo fra posizioni «d'avanguardia» nell'arte e posizioni «d'avanguardia» nella politica risulterà, soltanto a ri– fletterci un poco su, un seinplice equivoco verbale. Fu l'equivoco della politica culturale di Lunatcharski, che fu destinata nel suo paese ad un rapido fallimento. Nè l'e– sercizio di un pensiero o di una poesia supremamente solitari può giustificarsi, allo stesso modo delle ricerche della « scienza pura », per l'universalità delle sue suc– cessive applicazioni. Noi sappiamo perfettamente che la poesia 11011 serve a nulla. e che sarebbe assurdo parlare di utilizzazione estensiva, ad esempio, dei modi di un poeta. I « sottoprodotti» sono sempre, almeno in poesia e in arte 1 negativi. I facili romanzieri introdussero nelle loro narrazioni le formule psicologiche ed intimistiche dell'alto romanzo moderno. da Proust a James a Joyce. riducendole a misura del gusto della piccofa borghesia europea: ma noi cercheremo davvero la validità dell'o– pera di questi grandi scrittori nell'aver servito da ingre– dienti per romanzi mediocrissimi. se pure molto più ac– cessibili al gran pubblico. Insomma. i tentativi di sincretismo fra le forme della più ,·alida cultura attuale e le nucve preoccupazioni so– ciali, in vista della costituzione di quella « cultura po– polare» che sta nell'animo dei nostri amici, sono sin– golarmente difficili. Non è questo il terreno su cui si possa costruire, E che essi comincino ad accorgersene. è dimostrato da un bell'articolo di Giansiro Ferrata ap– parso sul'' Unità. del 15 ottobre e intitolato C11/tura di lotta. Cultura di lotta, cioè cnltura politica: è di qui. osserva Ferrata, che si inizia la cultura della massa: « si lotta per la cultura del popolo italiano, lottando in 20
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