UOMO - Anno III - n. 4 - dicembre 1945

ne e la struttura e il senso dell'arte e del pensiero e la loro partecipazione alla vita che si rinnova. Essi sono momenti della vita, aspetti intensi di u111anità. Cosi che a YOlte arte e pensiero sembrano sorgere sul terreno che sembrava meno disposto, in aspetti non usati, e muoiono e languono nelle forme tradizionali, di una tabe aristocratica. 'lutto ciò non è che presentimento, fu detto, ma vive in una sensibilità nuova, in una nuova fervida pienezza, in mille richiami che vengono dalle cose e dagli uomini, in accenni insospettati di sùbite intuizioni, in un premere di problemi, in una ricerca, forse scom– posta, ma che sola ci i111porta. Cosi dicono gli altri, e vi sono nelle loro parole pre– supposti e respon abilità da chiarirsi. Anzitutto il modo di concepire le cose, ri olvendo via via il loro con– cetto statico che ne irrigidisce le forme, nel metodo stc..sso di un sottile. differenziato concepire, che coglie la realtà nel suo processo infinita111ente articolato. Un pensiero critico che. rinunciando a concludere l'esperien– za nello schema di un essere astratto, lascia ch'essa si dispieghi nella sua infinita ricchezza. Solo da tale pun– to di I vista si spezza l'incanto dogmatico di un a:;so– luto essere formale dell'arte e del sapere secondo un ideale modello; ed arte e sapere appaiono nella loro vita. intrecciata alla vita più vasta e complessa dell'uo– lllO, in strutture ed equilibri varii cd instabili, nella tensione continuamente svolgentesi dei loro elementi e dei loro significati. Questa di un punto di vista radical– mente critico, credete pure, è pur una grave responsa– bilità.Si infrange ogni limite, svanisce ogni orizzonte metafisico, tutta l'esperienza si pone in movimento, la realtà trabocca oltre ogni ideologia e il pensiero la fe– steggia come sole sullo spumeggiare d'tm torrente; e più ancora, s'afflosciano le forme. gonfie di irrespirabili va– pori, dei valori ideali come norme alla vita. La norma deve balzare dalla vita stessa in una coscienza continua– mente ripresa. Misuratela bene, questa responsabilità teo– retica, chè non lascia in piedi idolo alcuno e come il ,·ento di marzo fa nuda la terra su cui deve fiorire la primavera. Ma non basta un modo di concepire. Qui s'esige anche

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