UOMO - Anno III - n. 3 - settembre 1945
uno sguardo cattivo. Perchè Vincenzo è mol– to cattivo. Ecco quello che ricordai stando seduto sul letto ». « Sì », disse Luisa con leggerezza, « ac– cade cli sentirsi sperduti la prima sera in casa d'estranei ». Domenico tacque irritato dal parlare tran– quillo della compagna; seguitò con impeto maggiore: « Decisi di partire. D'andarmene durante la notte. Avrei lasciato un biglietto. Ma, Luisa, puoi capire quanto sia stato gran– de il mio turbamento? Credo che mi co– gliesse un'ispiegabile tremito; finchè arrivai a ricordare meglio: mai io e Vincenzo ci eravamo conosciuti ». « Sì » disse· Luisa tranquilla, « può suc– cedere facilmente. Si rivede una persona co– nosciuta, di vista, quando si era bambini, e non si sa sul momento se gli si deve dare del tu». « Sì », riprese Domenico: « non si sa se gli si deve dare del tu; mai noi ci eravamo dati del tu, e mi sentii ad un tratto perduto; però mi addormentai; la mattina dissi: Ca– ro Vincenzo... Aggiunsi che dovevo es– sergli grato, che la nostra era una vecchia amicizia, e lui : sì la nostra è una vecchia amicizia. Mi prese le mani; ripetè più volte alcune cose intorno alla bellezza ed alla for– za dell'amicizia d'infanzia. Mi fissava negli occhi. Sì, gli rispondevo, è una grande cosa cosa. Chiamò Palma, le disse: Questo è 53
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