UOMO - Anno III - n. 3 - settembre 1945
46 uomo simile che può pensare d'una donna cui è partito il marito ». «. Vincenzo parla dormendo? » disse Luisa curiosa. « Vincenzo parla dormendo », Domenico ripeté. « Non so perchè dovremmo discorrerne», disse nuovamente la donna. Domenico si dette a scherzare, accarez– zò la nuca di lei, si mosse, ma il silenzio con cui furono accolte le sue parole ed i suoi gesti lo indispettì tanto che si sdraiò sul pavimento, riverso, mettendosi a dire il nome delle costellazioni. Confidò una sua vecchia passione astronomica, ma presto par– lò d'altre cose; oppresso però dal gelo con cui la donna ascoltava, decise di tacere. Avrebbe taciuto a lungo ma la voce iracon– da di Vittorio salito dalle case fino sopra le piante. Luisa restava così immobile e silenziosa da confondersi ora con le alte fronde delle piante, che sfioravano il parapetto del ter– razzo. Di lei si scorgeva solo il bianco dei gomiti tesi. Indossava un abito scuro, forse più scuro di quella notte lattiginosa anche se non rischiarata dal chiarore lunare. Nessu– no parlava. « Vittorio dev'essere andato a letto », Do– menico disse co ironia. E subito continuò con l'animo aperto dopo il silenzio cui si era costretto: « Ti prego Luisa, cose che
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