UOMO - Anno III - n. 3 - settembre 1945
da dov'erano più fitte le abitazioni. « Il dot– tor Rossi e la sua giovane moglie... » disse. « Siedono sul terrazzo », completò Dome– nico: « qualche volta incontrandolo rido. Credo che un giorno s'offenderà». « Le tre sorelle... Il vecchio che ha per– duto la famiglia a Livorno ... » Luisa interruppe la sua passeggiata. s'ap– poggiò al parapetto, puntò i gomiti, chinò il volto e con un dito si dette a scalfire i li– cheni resistentissimi ed inariditi sul mat– tone. Domenico le si serrò accanto: « Le tre so– relle Elisabetta, Emilia, Elsa, vegliano», disse, « un giorno Vincenzo mi ha promesso cli portarmi eia loro ». Luisa si volse, respirò forte quasi che l'a– ria densa le entrasse a fatica nel petto, ma subito si chinò cli nuovo scalfendo i licheni. « Un giorno Vincenzo mi ha promesso que– sto e quest'altro: Vincenzo è un uomo vi– zioso». « Ton so», disse la donna, « perchè do– vremmo parlare cli lui... » Domenico tacque, smaniò quasi assalito eia un pensiero e dopo averlo combattuto se– guitò»: « Luisa, potrei svelarti quel che Vincen– zo mi ha detto una volta di te... E più cli ciò che mi ha eletto ciò che io ho capito che pensa di te. Una notte ha detto in sogno con molto languore: Luisa ... Del resto, un 45
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