UOMO - Anno III - n. 3 - settembre 1945
direbbe una voce di uomo: dormendo, mi sembra, svela uno misterioso carattere ». Luisa disse: « I Rossi hanno acceso la luce». Rise e stette in ascolto fìnchè la vo– ce cli Vittorio salì di tra le piante: « Luce! Vigliacchi ! » Un grido straziante, secco, isterico; finì subito, ed il brusio notturno si ricompose dopo la breve lacerazione. Anche Domenico rise quasi volesse seguire la donna, che in– vece tacque guardando di là dai pioppi, ver– so un punto cui Domenico, alzatosi, diresse lo sguardo. « E' la terrazza » disse Domenico « del barbiere Angeloni. Il barbiere Angeloni fu– ma, nasconde la punta del sigaro, perchè Vittorio non gridi con rabbia: « Luce! Vi– gliacci! Quella del barbiere Angeloni è una storia curiosa ». « E' malato», aggiunse Luisa, « forse non arriverà a quel giorno, morrà». « Una cosa crudele morire dopo avere per così tan– to tempo aspettato quel giorno». E conti– nuò: « Aveva un negozio, dove si serviva– no persone d'un genere speciale. Alcuni pro– fessori che mentre il barbiere radeva leg– gevano libri che poi gli lasciavano. Ricordo che un giorno alcuni uomini entrarono e ruppero gli specchi». Luisa nel dir così si mosse, costeggiò il parapetto guardando sotto di sé nel giardino, e poi sempre di là delle piante, verso la stra-
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