UOMO - Anno III - n. 3 - settembre 1945

38 Quando uscì di nuovo, Domenico fumava la sigaretta senza nascondere il punto rosso col palmo della mano. Apparentemente tran– quillo andò ad appoggiarsi alla balaustra ac– canto alla vecchia Eleonora. « Se tu avessi lasciata accesa la luce, Vit– torio avrebbe gridato», disse ridendo stu– pidamente Teresa. «Vittorio», esclamò Domenico con fare sprezzante. « Suo dovere», ribattè Vincenzo. Vincenzo riprese a parlare della passeg– giata in città, d'una visita al negozio dei fra– telli V. V. « Ho incontrato il vecchio La– vagna », disse: « mi ha detto: siamo due temerari». Tutti improvvisamente tacquero, guarda– rono verso la balaustra, osservarono il pro– filo della vecchia, che alzò una mano quasi ad imporre silenzio. Qualcuno chiaccherava; forse portate dal vento, arrivavano le paro– le che in una casa vicina venivano scam– biate tra un uomo e una donna: « Oggi so– no uscito», l'uomo diceva: « ho incontrato Carlo Del P .. Mi ha detto: Ci vuole corag– gio ad uscire in giorni simili». Vincenzo rise: « Coraggio ! Ma chi parla è Davino. Non ci vuole coraggio ad essere come Da– vino». S'accese una discussione sull'età di Davino, e chi sosteneva che non avesse an– cora passato i quarantacinque anni e chi che ne avesse molti di più. « E' malaticcio»,

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