UOMO - Anno III - n. 3 - settembre 1945

. 8 . « Non importa di uccidere in dieci ann,; \ dieci o più milioni di uomim; perchè fra cento anni cento cinquanta milioni di uo, mini siano felici. » ( Lenin). Clzi lza dedicato la vùa per sollevare il suo prossimo, si permette di dire a co, loro cl,e arrivano adesso nel campo del bene: Voi potrete rovesciare il mondo, ma se non riuscite a cambiare l'uomo, non avrete fatto nulla. Ma qualche cosa di nuovo deve pur venire da questi convertiti alla religione della comunità. Essi vengono « da una grande tribulazione e molti hanno bagnato la loro stola nel sangue. » Vien da pen, sare clze la provvidenza lavori in questo senso e ci conduca per la stessa strada. Ma la concordia è solo nella conver,, sione. Appena si cerca di darle un nome o un volto, incominciano le opposizioni. Di vero e di comune in questo cercare di tuu,; è la dichiarazione di una comune _ indigenza. Dove siamo infelici (ecco un altro significato della conversione) lì ci incontriamo e ci saldiamo. E poichè le proporzioni della comune povertà sono smisurate, la nostra somiglianza è così

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